L’esposto, corredato da una serie di documenti, ricostruisce quanto sta avvenendo nelle ultime settimane a seguito della decisione dell’Anas di procedere al taglio delle piante che da sempre accompagnano la SS 259 come tante altre strade abruzzesi e, più in generale, italiane.
Questo intervento ha determinato le proteste di istituzioni, associazioni e comitati di cittadini ed è del tutto ingiustificato. Le presunte ragioni di sicurezza che vengono avanzate sono palesemente contraddette dal fatto che, se da un lato si tagliano gli alberi, dall’altra si continua a consentire la presenza lungo le strade di cartelloni pubblicitari, muri ed edifici.
Nell’esposto peraltro si evidenzia come la normativa vigente non imponga affatto il taglio di tutte le piante poste lungo le strade, ma semplicemente vieta la piantumazione di nuovi alberi ad una certa distanza dalla strada. L’interpretazione estensiva dell’Anas, alla base dell’intenzione di tagliare tutte le piante poste a meno di sei metri dalla carreggiata, contrasta con una serie di norme, circolari e documenti che negli anni sono stati prodotti dall’allora Ministero dei Lavori Pubblici, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Nell’esposto il WWF chiede alla Procura di disporre gli opportuni accertamenti al fine di verificare se l’Anas stia operando nel rispetto delle norme vigenti e se abbia acquisito tutte le autorizzazioni necessarie. Si chiede anche di verificare se lo smaltimento o l’eventuale recupero dei prodotti derivanti dagli abbattimenti venga effettuato nel rispetto delle norme vigenti.
“Siamo stati costretti a presentare questo esposto”, dichiara Claudio Calisti. “Come associazione, al pari di altri organismi e istituzioni, abbiamo auspicato che l’ANAS volesse avviare un confronto per giungere a soluzioni condivise, ma è stato tutto inutile. I tagli praticamente non si sono mai fermati e non ci sembra che ci sia alcuna intenzione di rivedere la pianificazione della completa eliminazione di tutte le piante che costeggiano la statale 259. Ora è tutto nelle mani della magistratura: speriamo che si possa approfondire la questione e che si proceda a verificare effettivamente se è possibile eliminare tutte le alberature che da sempre caratterizzano le strade italiane”.