Martinsicuro, furti zona industriale. Città Attiva: sulla sicurezza urgono risposte concrete

Martinsicuro. La notte di razzie nella zona industriale di Martinsicuro, nella notte del 1 maggio, ripropone con tutta la sua attualità il tema della sicurezza pubblica.

 

Un tema che, inevitabilmente, ha delle ripercussioni di ordine politico, anche in relazione a quello che è stato, nel corso degli anni, il dibattito attorno a questa tematica.

A prendere posizione è l’associazione Città Attiva, che rappresenta il gruppo di opposizione numericamente più importante.

Da parte dell’associazione arrivano manifestazioni di solidarietà agli imprenditori “visitati” dai ladri. Ma non mancano delle stoccate a chi amministra, ora Martinsicuro, e vengono avanzate delle proposte concrete attorno alle quali aprire un confronto con l’intero consiglio comunale.

 

“I cittadini più attenti”, si legge nella nota, “ricorderanno come gli amministratori attuali hanno sempre utilizzato i frequenti furti nella zona industriale di Martinsicuro per attaccarci quando eravamo al governo della città e chiedere un’apposita commissione per destinare l’1% dei fondi di bilancio ad una società di vigilanza privata, proprio per pattugliare la zona industriale. Dispiace constatare come, ancora una volta, quello che veniva richiesto a noi non venga assolutamente messo in campo da chi oggi ha l’onere di amministrare. Oltre ai proclami legati alla solita storia poco credibile del taglio alle indennità e che, a loro dire, avrebbe partorito solo la telecamera posta all’incrocio tra via Roma e via Colombo, vale la pena ribadire come attualmente per la sicurezza non ci siano iniziative di rilievo nell’agenda dell’amministrazione comunale.

 

Prova ne sia che per il terzo anno consecutivo, il posto stagionale di Polizia verrà collocato ad Alba Adriatica o che non siano riusciti ad approntare alcun progetto con i 42.000 Euro ricevuti dal Governo Centrale per fare fronte all’abusivismo commerciale e di cui hanno beneficiato i comuni costieri”.

 

La strada da seguire. Da Città Attiva arrivano quattro proposte attorno alle quali lavorare in maniera concreta, con il coinvolgimento dell’intero consiglio comunale.

Chiedere un potenziamento della stazione dei carabinieri, il cui organico e modalità di funzionamento “non sono sufficienti alle esigenze di una città come la nostra”. Avanzare richieste continue al comando provinciale dei carabinieri e alla questura di attivare controlli a largo raggio sugli obiettivi sensibili, almeno ogni 15 giorni. Reperire le risorse per attivare un turno notturno della polizia locale. Tornare a perorare la causa per dotare Martinsicuro di un posto di polizia permanente.

 

 

“La nostra storia recente”, affermano i referenti di Città Attiva, “testimonia come a noi interessi la qualità della vita e la tranquillità dei cittadini, per cui spiace constatare come, ancora una volta, quello che veniva chiesto a noi non venga applicato oggi. Tra le risorse economiche che i nostri successori si sono trovati due anni fa e quelle che stanno ricevendo tra Stato e Regione, dopo due anni si sarebbe potuto e dovuto vedere molto, anche sulla sicurezza, invece siamo ancora alla stagione del festival delle buone intenzioni. Con risultati zero”.

 

 

Impostazioni privacy