“L’amministrazione comunale, negando l’esistenza delle dune, ha commesso un grave errore istituzionale che deve essere corretto con l’annullamento della suddetta delibera in auto-tutela”, sottolinea Tiziana Faiazza, co-portavoce di Europa Verde della provincia di Teramo.
Stupisce come l’amministrazione comunale abbia dimenticato le finalità del progetto di tutela dei biotopi costieri finanziato dall’Unione Europea nel 1994, con i fondi PIC (Piani Integrati Comunitari) per la conservazione delle dune, dell’avifauna stanziale e migratoria e per la tutela delle piante pioniere psammofile capaci di bloccare l’erosione della spiaggia.
I biotopi costituiscono un modello pilota per i litorali sabbiosi a rischio erosione dei Paesi marittimi dell’Unione Europea, alternativo alle scogliere artificiali in pietra che succhiano miliardi di euro pubblici senza risolvere il problema.
Il tratto di litorale più ampio di Martinsicuro, dal Circolo Amici da Mare a Villa Rosa nord è stato salvato dal biotopo che ha consentito la ricostituzione delle nuove dune oggetto di cancellazione dal suddetto Piano Demaniale.
Un Comune turistico, quale è Martinsicuro, non può permettersi di perdere il suo tesoro, rappresentato dalle dune, sia sotto l’aspetto naturalistico e paesaggistico, fortemente attrattivo, sia sotto l’aspetto della sicurezza della costa”.