Non prevedere eventi eno-gastronomici (sagre e affini) nel periodo compreso tra il 15 luglio e il 30 agosto, ma di collocarli in un momento diverso della stagione.
” Ad oggi”, scrivono gli esercenti in una nota, ” e dopo 4 incontri per esporre le varie problematiche, ancora non esiste una programmazione definitiva degli eventi. Le nostre richieste erano semplici: destagionalizzare i tanti eventi eno-gastronomici, che rappresentano un danno economico per le attività commerciali del luogo.
Non abbiamo chiesto la cancellazione degli eventi, ma una semplice ricollocazione e non farli coincidere nel periodo centrale dell’estate. In attesa di conoscere il calendario estivo”, proseguono gli esercenti, ” ci auguriamo non trovare brutte sorprese.
In quel caso saremmo costretti a manifestazioni eclatanti di protesta, ricordando che rappresentiamo la grande forza lavoro di questo paese, che punta a questo periodo dell’anno per far fronte alle spese e monetizzare le proprie fatiche”.