Insieme a sua moglie avrebbe messo in atto un giro di prostituzione con giovani donne adescate in Moldavia e fatte arrivare in Italia per diventare praticamente schiave.
Nelle scorse ore la squadra mobile di Teramo, coordinata dalla locale procura, è riuscita a rintracciare e far arrestare su mandato europeo Valeriu Anghel, 40enne moldavo, residente a Fermo ma resosi latitante dopo le indagini a suo carico. L’uomo è stato rintracciato in Romania grazie alla cooperazione internazionale delle forze dell’ordine.
Lo stesso deve rispondere delle accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, tentata estorsione, tentata violenza privata, lesioni aggravate e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, reati per cui è già a processo (prossima udienza aprile 2020). Secondo le indagini degli agenti, il 40enne e sua moglie Diana Anghel avrebbero dal maggio del 2016 adescato giovani ragazze in Moldavia, con le stesse fatte poi arrivare nel nostro Paese per farle prostituire all’interno di appartamenti reperiti all’uopo.
Alle giovani la coppia avrebbe anche consegnato false carte d’identità rumene da mostrare in caso di controlli. Non solo. Sempre secondo le indagini, nel dicembre 2016, Anghel ed altri complici sono riusciti a rintracciare due ragazze che erano riuscite a scappare rifugiandosi in un appartamento di Martinsicuro. Le giovani sono state picchiate per farsi consegnare il denaro raccolto ma anche per tornare a lavorare per il 40enne, considerato che le due avrebbero iniziato a prostituirsi in proprio.
I coniugi, che avevano creato questo giro di prostituzione tra Martinsicuro e le Marche, erano ricercati in ambito internazionale dopo l’emissione dalla Moldavia di provvedimento di cattura per traffico di esseri umani finalizzato alla prostituzione.
Un complice moldavo della coppia è stato subito arrestato, mentre i due si sono resi irreperibili. La moglie è stata alla fine arrestata poco tempo fa dopo essere stata rintracciata in un autogrill di Padova. L’uomo, invece, è stato trovato in Romania.