“È stato un momento di piena sinergia a tutela di legalità, ordine e sicurezza che ha visto contemporaneamente impegnati sullo stesso fronte il Governatore regionale e il consigliere locale appartenenti allo schieramento che governa l’Italia, la Dirigenza dell’Istituto, i rappresentanti del Si.N.A.P.Pe e le altre OO.SS. rappresentative”, scrive il sindacato.
“Si è focalizzata l’attenzione sui problemi drastici che soffocano la nostra realtà locale: carenza dell’organico, sovraffollamento, sanità penitenziaria, edilizia penitenziaria spiegando come sia deficitario non solo per le condizioni lavorative ma anche per il trattamento che lo Stato deve garantire e volgere alle finalità rieducative, temporeggiare e non reagire prospettando soluzioni tecniche, organizzative e operative, quali fra tutte il potenziamento del personale penitenziario e sanitario e l’adozione di idonee strumentazioni e strategie”.
“Queste OOSS”, proseguono i sindacati (Sappe, Osapp, Uil Pa/Pp, Uspp, Fns Cisl, Fp Cgil) in una nota unanime, “hanno consegnato al Presidente una nota dettagliata sulla situazione dei penitenziari della regione Abruzzo, in particolare sono state evidenziate tutte le criticità che affliggono il settore e che rendono il lavoro della Polizia Penitenziaria oltremodo complicato e soprattutto con carichi di lavoro insostenibili”.
“Abbiamo ribadito la necessità di intervenire presso il Ministero della giustizia al fine di elaborare un piano straordinario e risolutivo sull’annosa questione della carenza di personale di Polizia Penitenziaria, che allo stato vede un deficit di oltre 300 poliziotti nel solo Abruzzo. È stato ampiamente esposta la questione del sovraffollamento della popolazione detenuta che in alcuni istituti, per esempio Teramo, supera il 150% della capienza regolamentare, una situazione che si registra con una media leggermente inferiore anche negli altri istituti della Regione”.
E ancora: “Questa situazione è resa più complicata dalla presenza di un elevato numero di reclusi con notevoli problemi di natura psichiatrica, a tal proposito abbiamo chiesto al Presidente di voler intervenire attraverso il servizio sanitario, potenziando i presidi di esperti psichiatrici e psicologi, potenziando la medicina diagnostica e sempre nell’ottica di ottimizzare le risorse economiche e umane, è stato chiesto un intervento diretto con i vertici della ASL Regionale teso a rendere finalmente operativo il “repartino ospedaliero” presso il nosocomio di Pescara affinchè possa diventare polo regionale per i reclusi che necessitano di cure ospedaliere”.
In ultimo, concludono i sindacati “abbiamo riaffermato che queste Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del personale di Polizia Penitenziaria Abruzzese, permarranno in stato di agitazione fino a che non otterremo risultati tangibili volti a migliorare le condizioni di lavoro di tutti gli operatori del mondo penitenziario ed a ridare dignità ai Poliziotti Penitenziari Abruzzesi”.
“La presenza così vicina della mano pubblica a toccare le difficoltà quotidiane in cui ci imbattiamo ci conforta e radica la fiducia nelle Istituzioni, sia per gli appartenenti al settore che per l’opinione pubblica del bel Paese”, conclude il Sinappe.