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L’Ufficio Speciale della Ricostruzione (USR) rimarrà a Teramo

Ricognizione a tutto tondo sui temi della ricostruzione, oggi a Teramo.

La riunione di questa mattina, relativa alle problematiche del “cratere nevoso” e alle procedure di erogazione dei fondi ai Comuni già colpiti dal sisma 2016, è stata l’utile occasione per una ricognizione ad ampio raggio sulle fasi metodologiche e strategiche della ricostruzione. Si è evidenziata la necessità di individuare nuovi spazi a uso dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione (USR), nell’ottica dell’assunzione di nuovo personale, 30 unità, che andrà a implementare l’attuale organico, grazie all’accelerazione improntata dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini con l’Ordinanza 100, che di fatto potenzia l’intero processo della ricostruzione.

A questo proposito è stata manifestata la ferma volontà di mantenere gli spazi a Teramo, perché il capoluogo rappresenti sempre più il centro nevralgico della ricostruzione del Centro Italia per la parte abruzzese, e perché non si vada a indebolire ulteriormente una città che da tempo vede scemare dai suoi confini importanti realtà territoriali.

Nel pomeriggio, durante un incontro presso l’Ance, cui hanno preso parte il Sindaco Gianguido D’Alberto, il direttore dell’USR Vincenzo Rivera, il rappresentante regionale dott. Antonio Iovino, Provincia di Teramo e Ordini professionali competenti, si è individuato nel Parco della Scienza il luogo adatto per riservare una quota degli spazi della struttura della Gammarana all’USR, con l’obiettivo di ottimizzare l’imponente lavoro da mettere in campo e, se le condizioni tecniche lo riterranno idoneo, andando a realizzare una vera e propria “Cittadella della Ricostruzione” che diventi un punto di riferimento, in grado di creare fiducia e collaborazione verso le istituzioni.

Il Parco della Scienza ha già mostrato, in precedenti occasioni di emergenza, la sua capacità di accogliere e organizzare spazi, ma se dalle future interlocuzioni non dovesse risultare tecnicamente idoneo, si andranno a valutare nuovi e ulteriori strutture. Quel che è certo, comunque, sempre nella città di Teramo, per rimarcare ed accrescere progressivamente la sua centralità di capoluogo.