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Le guerre dentro la guerra: convegno ad Alba Adriatica

Alba Adriatica. Ci sono molte guerre dentro la guerra. Oltre i fronti militari ci sono innumerevoli altri fronti, spesso misconosciuti o rimossi, in cui la violenza contro le donne, contro il corpo delle donne, assurge al rango di “arma”, come abbiamo imparato a conoscere nelle guerre della ex Jugoslavia, in cui lo stupro era diventato uno degli strumenti principali per realizzare “la pulizia etnica”.

 

Le donne sono state le vittime designate delle guerre, il territorio in cui si può commettere ogni nefandezza e dove non ci sono regole da rispettare. Partendo da questa consapevolezza, con lo scopo di offrire una diversa prospettiva di conoscenza e riflessione sulla guerra della Russia contro l’Ucraina, il Comune di Alba Adriatica, insieme all’Università degli Studi di Teramo e al Comitato “SeNonOraQuando?” di Teramo, organizza per domenica 20 novembre, alle ore 17.00, a Villa Flaiani, in Via Roma, un incontro dal titolo “Le guerre dentro la guerra. Le donne vittime, le donne costruttrici di ponti di pace”.

L’evento sarà aperto dagli indirizzi di saluto di Antonietta Casciotti, Sindaco di Alba Adriatica e Monia Pecorale, Referente del Comitato “SeNonOraQuando?” di Teramo cui seguirà l’introduzione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Prof. Dino Mastrocola. Il dibattito, moderato da Leandro Di Donato, Presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo- Sezione Italiana A.P.S. vedrà il confronto tra la Professoressa Nataliya Velikaya, Docente di Scienze Politiche, già Preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Statale di Mosca, Federazione Russa, e Bogĕna Sudoreč, Docente nela Facoltà di Giurisprudenza, Università Privata di Economia e Politica di Leopoli, Ucraina. Marta Brizzi e Maria Castorani cureranno le traduzioni.

“Il nostro obiettivo– dichiarano il sindaco Antonietta Casciotti e l’assessore alle pari opportunità, Francesco Di Matteo,-” è quello di far emergere il volto nascosto della guerra contro le donne che si combatte ora contro le ucraine, come in passato si è combattuto contro altre donne. Ma le donne non si lasciano chiudere nel ruolo di vittime sacrificali, quasi fosse una conseguenza inevitabile della guerra degli eserciti, regolari e non, e, come sempre, riescono a essere le protagoniste della costruzione della pace, e questo è l’altro versante nascosto che vogliamo far emergere. Ringrazio il Magnifico Rettore Prof. Dino Mastrocola e Monia Pecorale, referente del Comitato “SeNonOraQuando?” per aver condiviso l’organizzazione di questa iniziativa.

Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo a Nataliya Velikaya e Bogĕna Sudoreč, per la loro disponibilità e per aver testimoniato in concreto – in particolar modo la Professoressa Velikaya- che ci si può sottrarre alla prigionia della logica della guerra e ci si può riconoscere libere, anche nel pieno di un conflitto, nella solidarietà”.