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Cronaca Teramo

L’avvelenamento di Basciano allarma la Lega del Cane: “Serve una Legge”

“Ogni giorno sembra un bollettino di guerra”. A commentare così le diverse uccisioni di cani registrate nel centro e sud Italia, è Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è proprio quello avvenuto a Basciano dove a perdere la vita è stato Tabacchino.

Al caso di Basciano si affianca quello di Cassano Irpino, in provincia di Avellino, dove sei animali di proprietà sono rimasti vittime di un mostro che li ha uccisi senza pietà; oppure quello di Palazzo San Gervasio (PZ) dove sono stati avvelenati 5 cani. E la lista potrebbe continuare.

“I casi di avvelenamento sono sempre più frequenti e rappresentano un vero pericolo e una concreta emergenza per tutti gli animali, di ogni specie. Questo fenomeno è attualmente regolato da una Ordinanza ministeriale che viene rinnovata di anno in anno ma da tempo chiediamo che lo Stato si doti di una vera e propria legge per arginare e sanzionare correttamente questo modus operandi delinquenziale e crudele”, aggiunge Rosati.

“È importante ricordare che in questi casi l’Ordinanza prevede specifici compiti a carico di vari soggetti istituzionali: dal veterinario alla ASL, dall’IZS al Sindaco. Quest’ultimo, in particolare, deve disporre la bonifica dell’area, la segnalazione attraverso apposita cartellonistica e l’immediata apertura di un’indagine. So che nel caso di Palazzo San Gervasio questi adempimenti sono stati effettuati e mi auguro che lo stesso possa dirsi degli altri casi”.

“Chiunque venga a conoscenza di un avvelenamento di animale, di sua proprietà o meno, non deve esitare a sporgere denuncia assicurandosi che tutti i soggetti coinvolti facciano la loro parte. Un’indagine seria infatti potrebbe permettere di risalire a chi ha sparso le sostanze tossiche che rappresentano un rischio non solo per gli animali, ma anche per le persone. Per quanto riguarda questi ultimi casi, invito chiunque abbia informazioni utili a rivolgersi alle forze dell’ordine”, conclude Rosati.