La truffa dell’agente immobiliare: versata la caparra, la casa non esiste

A Teramo un finto agente immobiliare ha truffato una giovane coppia in cerca di abitazione, per circa 1000 euro di caparra.

Ha dell’incredibile la storia che ha coinvolto una coppia con figli al seguito, di Teramo che, ritrovandosi a dover cambiare casa e a cercarne una nuova, si è imbattuta in un sedicente agente immobiliare che, dopo aver finto di mettere in atto diverse pratiche atte al soddisfacimento della richiesta della coppia, ha rivelato la sua vera natura: un truffatore in piena regola.

Dopo la caparra, il truffatore è scomparso
Dopo la caparra, il truffatore è scomparso abruzzo.cityrumors.it

La famiglia teramana, genitori e figli, spinti dalla necessità impellente di trovare una nuova abitazione è finita nella rete fraudolenta di un uomo che si è spacciato per agente immobiliare, tale M.Z. La famiglia e l’uomo sono entrati in contatto già ad agosto e M.Z. sembrava aver trovato l’appartamento che facesse al caso loro ma, dopo il versamento della caparra e di spese per avviare le procedure contrattuali, l’uomo si è volatilizzato.

La truffa della caparra, più di un caso a Teramo

Una coppia con figli al seguito, è finita per venir truffata da un uomo, tale M.Z. che, carpendo le necessità della famiglia di trovare al più presto un’abitazione, si era spacciato per un agente immobiliare e aveva proposto ai due un appartamento nel pieno centro storico di Teramo a un prezzo decisamente allettante.

Una casa che non esiste, costa alla famiglia 1000 euro
Una casa che non esiste, costa alla famiglia 1000 euro abruzzo.cityrumors.it

La coppia conosce l’uomo ad agosto e, subito, lui mette sul tavolo la soluzione con un appartamento in affitto a un buon prezzo, descrivendo gli ambienti e i servizi, allettando la coppia che aveva necessità di trovare al più presto una nuova abitazione, a un prezzo abbastanza conveniente. Con queste premesse avviene la prima consegna di denaro all’uomo.

M.Z. chiede infatti 390 euro come caparra e 70 euro per avviare le procedure contrattuali, così da arrivare a una risoluzione quanto più in fretta possibile. Il patto era che i coniugi avrebbero dovuto visitare l’appartamento nella settimana successiva ma è a quel punto, che iniziano i continui rinvii da parte dell’uomo, che accampa scuse e imprevisti non dovuti a lui.

Tra gli imprevisti anche il versamento di ulteriori 390 euro all’agenzia, senza i quali non si sarebbe potuto procedere con la consegna dell’immobile. Il versamento avviene in contanti con tanto di firma di un modulo di accordo. Vengono versati ulteriori 100 euro, come provvigione per l’uomo. 

La famiglia inizia dunque ad attendere notizie che non arrivano. Si ritrovano a dover lasciare la casa in cui vivono, alloggiare prima in una pensione e poi da parenti. Chiedono all’uomo la restituzione dei soldi versati, circa un migliaio di euro ma lui ne restituisce solo un centinaio. A quel punto, denunciano tutto ai carabinieri. A quanto pare, non si tratterebbe di un caso isolato negli ultimi tempi.

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