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La Casa del Popolo risponde al questore di Teramo: “Clima da caserma”

La Casa del Popolo replica sulla “malamovida” alle parole del questore di Teramo, Lucio Pennella, pronunciate in occasione dell’anniversario della fondazione della polizia di Stato.

“Siamo seri: Teramo è da sempre una città sicura. Chi crede che Teramo sia pericolosa (al di là degli episodi/eccezione per carità) o non ha mai guadato Tordino o Vezzola per vedere il mondo esterno, o è in mala fede. Crediamo che giornalisti vari prima e il questore adesso, che la dipingono come un posto pericoloso dove bisogna aver paura di tutto e guardarsi le spalle siano in malafede. Forse che vedere i giovani divertirsi e socializzare, la “malamovida” (cit.) è un problema di sicurezza? O è un’occasione per avere una città viva e accogliente oltre a commercianti soddisfatti?”.

E ancora: “Forse che il centro storico è un luogo di perdizione e crimine come la Los Angeles del 2013 di John Carpenter? O è un pezzo di Teramo già totalmente videosorvegliato e controllato, mentre nei quartieri residenziali periferici accadono spesso furti? Abbiamo bisogno di uscire sereni e liberi senza la paranoia di essere fermati e perquisiti dalle forze dell’ordine, che non fa piacere a nessuno quel tipo di invasione della privacy. Dopo anni di restrizioni pandemiche forse qualcuno in questura pensava di proporre le stesse come modello di società permanente. Quel qualcuno deve ricollegarsi alla realtà riprendersi. La nostra gente non è abituata al clima da caserma. Siamo da sempre un popolo libero che ha sempre lottato contro repressione e oppressione. Siamo testardi e amiamo la nostra terra e la nostra libertà”.

E concludono: “Le forze dell’ordine è come l’arbitro negli sport di squadra, meno ti accorgi che c’è, meglio sta facendo il suo lavoro; più si prodiga a farsi notare più cresce la possibilità di creare problemi e dare fastidio al normale svolgersi del gioco, che nel caso in questione, è la nostra vita”.