Isola del Gran Sasso: nuovo Prg dopo 30 anni. Ok della Provincia

Isola del Gran Sasso. La Provincia ha esaminato il nuovo Piano regolatore di Isola del Gran Sasso; l’ultima revisione dello strumento urbanistico risale a 30 anni fa.

 

Nel parere di compatibilità con il Piano territoriale della Provincia, espresso attraverso il proprio organismo tecnico  (Copit, la Commissione per la Pianificazione Territoriale) si sottolinea lo sforzo compiuto dal Comune per ridimensionare le previsioni demografiche dello strumento vigente (sovradimensionate rispetto alla reale situazione) e per contenere l’occupazione di suolo con un risparmio complessivo di circa 50 ettari agricoli.

 

Gli obiettivi proncipali dell’amministrazione comunale, oltre quelli già menzionati,  riguardano la riqualificazione del sistema insediativo già esistente, il rafforzamento di servizi di area vasta per strutturare meglio il ruolo di “centro polarizzatore” nell’ambito geografico di appartenza; il sostegno alle attività agricole ed artigianali esistenti; la valorizzazione dei beni naturalistici, architettonici e culturali. Grande attenzione è stata posta nel ridisegnare lo sviluppo del capoluogo, quello dell’area del Santuario di San Gabriele e di alcune frazioni che presentano una certa dinamicità insediativa.

 

All’aumento delle aree per residenze e servizi pubblici hanno fatto riscontro la riduzione di aree per attività produttive e turistiche, effettivamente sovradimensionate nel precedente Piano rispetto alle reali esigenze. Da segnalare la previsione dei “parchi territoriali” capaci di accogliere funzioni legate allo sport, all’accoglienza turistica, alle attività espositive, alla salvaguardia naturalistica, con un “parco del Santuario” che prende in considerazione la specificità del luogo di culto meta di turismo religioso.

 

“Isola del Gran Sasso è un Comune del cratere sismico con tutti i problemi che questa circostanza comporta ma il nuovo Piano regolatore, combinato con il processo di ricostruzione, rappresenta una bella scommessa sul futuro perchè coglie tutte le opportunità di una zona inserita in un’area Parco e meta di milioni di turisti che visitano il Santuario. Su questi pilastri, che richiamano la cura dell’ambiente e la qualità dei servizi pubblici, il Comune può poggiare la propria ristrutturazione sociale ed economica che sarà certamente favorita dalle celebrazioni per il centenario della canonizzazione di San Gabriele. Un avvenimento, religioso e culturale, che, anche grazie all’attenzione della Diocesi di Teramo e del vescovo Leuzzi, ha obiettivi ambiziosi: primo fra tutti l’internazionalizzazione del Santuario. Fra le iniziative previste nel 2020 la visita di Papa Francesco e il rilancio del Gran Sasso come Montagna di Pace e di Scienza”: commenta il consigliere delegato all’Urbanistica, Lanfranco Cardinale.

Gestione cookie