Il Comitato, presieduto dall’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Pietro Quaresimale, poteva contare su uno stanziamento di circa 11 milioni di euro destinati a finanziare lavoratori e imprese ricadenti nell’ambito territoriale dell’area di crisi complessa.
“Ogni lavoratore – ha affermato l’assessore Quaresimale – potrà contare, per il 2022, su un trattamento di integrazione salariale di circa 19 mila euro lordi. Secondo le stime effettuate dal Comitato dovrebbero essere circa 150 i potenziali beneficiari che usufruiranno del trattamento di mobilità in deroga, che può essere percepito da quei lavoratori che risultano licenziati alla data del 1° gennaio 2017 da quelle aziende che hanno sede nell’area di crisi complessa”.
Oltre che per i lavoratori, le risorse stanziate, 7,5 milioni di euro provenienti dal ministero del Lavoro e 3,4 residui, potranno andare a beneficio di quelle aziende che hanno già usufruito dell’intero periodo di cassa integrazione straordinaria secondo quanto prevede il decreto legislativo 148 del 2015. “È superfluo aggiungere quanto questa misura sia attesa dalle imprese e dai lavoratori e famiglie che da anni vivono sulla propria pelle gli effetti negativi della crisi industriale dell’area a cavallo tra le Marche e l’Abruzzo. Lo stanziamento delle risorse – prosegue l’assessore – conferma l’attenzione che Regione e Governo hanno voluto riservare a lavoratori e imprese di quest’area per ridurre quanto più possibile le conseguenze di una crisi industriale che ha colpito uno dei comprensori industriali un tempo più prolifici d’Italia”.