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Impianti di stoccaggio gas a Pineto e Cupello: “dalla Regione nessuna risposta chiara”

“Non sono arrivate risposte chiare e certe alle mie domande sulle fughe di metano negli impianti di stoccaggio di Cupello (Ch) e di Pineto (Te) svelate dall’inchiesta La Grande fuga andata in onda nel corso della trasmissione di Rai3 Report. Ho chiesto chiaramente alla Giunta di centrodestra se la Regione Abruzzo fosse a conoscenza dell’allarme sulle perdite di metano e cosa è stato messo in campo per accertarne l’origine. Ma le risposte sfuggenti dell’Assessore Campitelli si traducono in mere rassicurazioni sulle autorizzazioni degli impianti e su analisi che periodicamente vengono effettuate, ma che la Regione Abruzzo ancora non riceve dagli organi preposti” ad affermarlo è il Consigliere regionale Pietro Smargiassi firmatario dell’interpellanza.

“Nulla però è stato chiarito in merito alla specifica situazione evidenziata dall’inchiesta giornalistica. Eppure siamo davanti a un serio problema sul quale si deve immediatamente fare luce. Nell’impianto di Cupello, il più grande d’Italia e già classificato a rischio di incidente rilevante, sono state evidenziate da una telecamera termica delle perdite di gas importanti rilasciate in atmosfera. Una situazione rischiosa che avrebbe una notevole incidenza negativa sulla qualità dell’aria e che rappresenta un potenziale pericolo per i residenti e per tutto il comparto industriale che si trova nei pressi dell’area”.

“E’ necessario che la Regione Abruzzo dia risposte concrete – incalza Smargiassi – ma visitando il sito dell’Azienda Regionale per la Tutela dell’Ambiente non sembrerebbero esservi documenti dai quali desumere iniziative specifiche di controllo e monitoraggio sui due stabilimenti, nonostante tra le iniziative dichiarate da ARTA si preveda proprio il controllo sui siti autorizzati. Anche andando a esaminare il rapporto qualità dell’aria di Regione Abruzzo per l’anno 2020 e quello preliminare per l’anno 2021, sembrerebbero non essere presenti dati riferiti ai citati stabilimenti, e comunque mancano i dati del 2022”.

“Ora è chiaro che la situazione deve essere attentamente monitorata, noi continueremo a tenere alta l’attenzione e a chiedere risposte adeguate a Regione Abruzzo”, conclude il consigliere Smargiassi.