Dirigente storico, organizzatore di gare ciclistiche e scopritore di talenti delle due ruote, che poi “portava” sulla strade di mezza Italia. Nelle ultime ore, all’ospedale Mazzoni di Ascoli, dove era ricoverato per covid, è scomparso Albino Di Matteo, 61 anni, uno dei più conosciuti dirigenti del ciclismo giovanile.
Viveva a Maltignano, nel lembo di territorio tra Marche e Abruzzo, Albino Di Matteo, ma aveva fondato la società Pedale Santegidiese e nel corso degli anni aveva organizzato tante corse in Val Vibrata.
Di rilievo la sua intramontabile passione per le due ruote che lo ha portato a dirigere il Pedale Santegidiese-Team Stipa Milano e l’aver scoperto talenti delle due ruote anche all’estero (lanciando nell’orbita dilettantistica gli argentini Yamil Tapia e Franco Orocito): Albino Di Matteo ha portato a far conoscere il territorio della Val Vibrata agli occhi del ciclismo nazionale con le tante edizioni del Trofeo Madonna dei Lumi a Civitella del Tronto e il Trofeo Città di Sant’Egidio alla Vibrata che è riuscito a mettere in cantiere quest’anno nel dopo lockdown per la categoria juniores come prova di campionato regionale FCI Abruzzo e campionato provinciale FCI Teramo.
Le esequie sono in programma oggi pomeriggio alle 14:30 presso la chiesa di San Giuseppe a Paolantonio di Sant’Egidio alla Vibrata, nel rispetto delle attuali normative anti Covid-19 che prevedono un numero strettamente limitato di presenze.