Il Giro d’Italia torna in Abruzzo e in provincia di Teramo. La decima tappa, il 13 ottobre, vede coinvolti i comuni della provincia ed è considerata molto impegnativa soprattutto nel finale, quando la carovana rosa salirà al borgo antico di Tortoreto per ben tre volte con pendenze che superano il 15-20%.
I ciclisti dovranno percorrere circa 50 chilometri tra le colline di Colonnella, Controguerra, Corropoli ed ancora Tortoreto che sarà protagonista nel finale con delle salite inedite: via San Giuseppe, via Badette e via Sette Colli.
Da settimane, inizialmente con fondi propri di bilancio e ora con il contributo della Regione Abruzzo (circa 700 mila euro) la Provincia di Teramo sta sistemando le strade provinciali che saranno utilizzate dal Giro.
Questa mattina il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, e il consigliere delegato Lanfranco Cardinale, hanno fatto il punto su lavori e organizzazione nel corso di una riunione che si è svolta nel municipio di Tortoreto alla presenza del sindaco Domenico Piccioni, dell’assessore Francesco Marconi, del presidente del Consiglio Comunale e del sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Umberto de Annuntiis. “Comprensibile soddisfazione per questo traguardo che ancora una volta vede il territorio provinciale protagonista del Giro, una delle manifestazioni sportive più amate e seguite con al seguito decine di giornalisti nazionali e stranieri – hanno dichiarato a margine della riunione il Presidente e il consigliere Cardinale – soddisfatti anche per la celerità con la quale stanno procedendo i cantieri e del lavoro svolto dagli uffici in un tempo davvero minimo. Va sottolineato che la sistemazione dei mandi stradali è un patrimonio a beneficio di tutti, un investimento che resta alla comunità. Grazie al contributo straordinario della Regione Abruzzo e all’impegno del sottogretario De Annuntiis abbiamo potuto risolvere molte criticità con numerosi interventi”.
Otto le provinciali interessate dai lavori: la numero 8, la 5/A, la 5/B, la 9/C, la 4/A, la 5F e infine le provinciali 1 e 2. A questi lavori si aggiungono quelli che i Comuni stanno realizzando con i fondi a loro destinati dalla Regione.