Più di due mesi di fermo tecnico e ritorno in mare previsto ora per il 4 maggio. Le vongolare del Cogevo hanno deciso di prolungare di un paio di settimane il fermo tenuto conto della difficile situazione che si sta attraversando per l’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia e che costringe molte attività a restare chiuse.
Scattato lo scorso primo marzo, le oltre 80 imbarcazioni adibite alla pesca della pregiata venus galina avrebbero dovuto fare ritorno in mare subito dopo le festività pasquali, con la prima pescata programmata per il 15 di aprile. Il consorzio, presieduto da Giovanni Di Mattia, ha deciso di estendere dunque il fermo sino a fine aprile.
Ma le imbarcazioni lasceranno il porto solo la mattina del 4 maggio, subito dopo il ponte della festività del primo maggio. I motivi che hanno indotto gli armatori a prolungare il fermo sono legati proprio all’emergenza CoVid19. Molti punti vendita sono ancora chiusi, così come i ristoranti. Quindi la domanda è calata tantissimo e immettere ora sul mercato un prodotto con una scarsa richiesta significherebbe anche deprezzarlo. Con ogni probabilità si dovrebbe tornare alla normalità non prima della fine di giugno.
Intanto, prima del fermo le vongolare avevano lasciato i fondali con un buon prodotto, tra i migliori dell’intero Adriatico grazie anche ad una politica di autoregolamentazione della pesca delle vongole che nel tempo ha dato ottimi risultati. Il Cogevo intende proseguire su questa strada, tutelando quindi le stesse zone di pesca e continuando con il prelievo selettivo.