I volontari armati di mute e guanti hanno raccolto materiale in plastica, vecchie attrezzature da pesca abbandonate in mare, cime pericolose e molto altro ancora. Hanno partecipato diverse associazioni sportive e ambientaliste unite dalla voglia di ripulire i fondali dai materiali inquinanti. L’operazione dell’associazione “Costiera del Gran Sasso”, che si è costituita di recente su impulso del presidente Roberto De Merulis, èstata molto importante.
La missione fondante dell’associazione è legata principalmente a interventi ecologici di bonifica marina per la salvaguardia dell’habitat naturalistico, dove per essa si intende la volontà di conservare e preservare dalle ingerenze umane non funzionali le specie animali e vegetali che vivono e si riproducono nelle nostre acque.
L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare il territorio ad una cura e ad un’attenzione di tipo educazionale e ambientale. Ed è stato interessante il fatto che a questa iniziativa hanno partecipato altri gruppi.
Soddisfatto il presidente De Merulis che ha assicurato che tra gli obiettivi c’è anche quello di organizzare la pulizia dei fondali con cadenza periodica in modo da garantire una balneazione pulita e fondali incontaminati per l’habitat naturalistico di questo tratto di costa. Per quanto riguarda i rifiuti recuperati nello scorso fine settimana, sono stati consegnati ad una ditta specializzata per il corretto smaltimento.