Verso una soluzione il nuovo molo del porto di Giulianova. Nella giornata di venerdì a Pescara importante riunione tra il presidente dell’Ente Porto Marco Verticelli, i dirigenti del provveditorato per le opere marittime della Regione, e il genio civile per ratificare gli interventi che interesseranno l’opera attualmente incompiuta.
900mila euro, i soldi del ribasso d’asta, verranno quasi certamente dirottati per tamponare il problema che si è venuto a creare negli ultimi mesi con le correnti marine che hanno scavato sul lato nord del nuovo braccio un fosso sul fondale di oltre 6 metri che mina la stabilità dell’opera.
Questo perché la base del braccio, che doveva essere larga 25 metri, composta da materiale più piccolo su cui poi poggiare massi artificiali, è stata ridotta, durante l’esecuzione delle opere, a 15 metri. Ed è stata realizzata solo con materiale proveniente dalla cava e non con massi artificiali cubici.
Questo perché i fondi messi a disposizione, che inizialmente dovevano essere pari a 12milioni di euro e poi ridotti ad un terzo, non erano sufficienti per realizzare il progetto originario.
Ad aggravare la situazione anche il fatto che non è stato realizzato l’ultimo tratto del nuovo molo. Mancano 80 metri, fondamentali per creare la convergenza del braccio e per spezzare le correnti da nord, le stesse che poi incanalandosi sul lato esterno hanno provocato quel profondo scavo che oggi rappresenta un problema.
In questo caso la Regione ha assicurato che entro l’estate verranno reperiti i fondi e messi a disposizione per il completamento dell’ultimo tratto. Servono almeno altri 2milioni di euro per realizzare una struttura funzionale.
L’Ente Porto dal suo canto chiederà di seguire gli interventi direttamente, andando quindi oltre le competenze del provveditorato per le opere marittime, per evitare quanto accaduto durante la realizzazione del nuovo braccio. Ma ci vorranno almeno altri 18 mesi dal momento in cui ci sarà la disponibilità economica e finanziaria, per portare a termine i lavori.
