All’atto dell’ispezione, scattata nell’immediatezza, il militare ha rilevato il tentativo di alcuni componenti dell’equipaggio, di nascondere del pesce, poi accertato essere detenuto illegalmente e pronto ad essere immesso illegalmente sul mercato nero. Il prodotto, nello specifico, si è appurato consistere in tre esemplari di tonno rosso, una specie pregiata soggetta a particolare tutela.
I tre esemplari – uno dei quali peraltro sottomisura, sottratto pertanto all’ecosistema in età ancora giovanile, circostanza che aggrava ulteriormente il comportamento illecito accertato e il danno causato allo stock ittico – erano detenuti a bordo in un periodo dell’anno in cui ne è vietata la cattura, anche incidentale, alla luce delle stringenti normative comunitarie ed europee che ne regolamentano e contingentano la pesca.
È scattata così – oltre al sequestro del prodotto ittico, poi donato ad un ente caritatevole – l’elevazione delle previste sanzioni a carico del peschereccio, cui è stata contestata la detenzione di specie ittica vietata, la mancata registrazione dei giornali di bordo e la cattura di un esemplare sottomisura, per un ammontare complessivo di circa 6mila euro e l’assegnazione accessoria di 9 punti sulla licenza, circostanza che, per il ripetersi di comportamenti analoghi, porterà alla sospensione per tre mesi della licenza e con essa dell’attività di pesca.