Nello specifico, il personale ispettivo che ha affiancato e controllato l’unità intenta in attività di pesca, ha accertato l’utilizzo da parte della stessa di un attrezzo non conforme alla normativa vigente.
La rete, infatti, non rispettava le dimensioni minime previste dalla normativa comunitaria per la tutela delle risorse ittiche: la sua maglia, per l’appunto, è risultata essere oltre il 30% inferiore rispetto alle dimensioni minime obbligatorie di 50 millimetri previste per quella tipologia di attrezzo, ad evidente danno della risorsa ittica che, una volta finita al suo interno, con la rete in trazione durante l’attività di pesca, non lasciava alcuna possibilità agli esemplari più giovani di salvarsi e ripopolare la risorsa uscendo dalla rete.
Al sequestro dell’attrezzo si è unito anche quello del prodotto rinvenuto all’interno dello stesso, il quale, una volta ispezionato dal personale veterinario dell’Asl do teramo, è stato poi donato ad ente caritatevole, poiché ritenuto idoneo al consumo umano.