L’uomo, infatti, che era stato già arrestato nei giorni scorsi dai militari dell’Arma poiché era solito salire sugli autobus di linea per palpeggiare giovani donne, nonostante la detenzione domiciliare, usciva regolarmente di casa per continuare a salire sui mezzi di trasporto pubblici infastidendo le viaggiatrici.
Da qui ne è scaturito l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari in quella più afflittiva della restrizione in carcere, dove l’uomo è stato condotto subito dopo aver espletato le formalità di rito in caserma.