Proprio in ospedale il cittadino di origini senegalesi, dopo un primo momento in cui era stato sedato, aveva reagito scagliandosi appunto con calci e pugni contro i militari dell’Arma danneggiando anche le auto di servizio.
“Subito dopo aver appreso la notizia – dichiara il sindaco – ho chiamato il comandante Vincenzo Marzo per informarmi della salute dei militari aggrediti e per esprimere tutta la mia solidarietà e quella dell’Amministrazione all’Arma, a me particolarmente cara in quanto nipote di carabiniere. E con il maggiore Marzo sono rimasto costantemente in contatto chiedendogli se e quando avrei potuto incontrali. Oggi, che è il giorno in cui mi è stata data questa possibilità, sono dunque qui a rinnovare i sentimenti di stima e riconoscenza ai cinque militi aggrediti e a tutti i carabinieri impegnati quotidianamente per la sicurezza di ognuno di noi. Donne e uomini che non si risparmiano, spesso con immani sacrifici personali e pagando come in questo caso con la incolumità fisica, e che rappresentano punti di riferimento insostituibili per l’intera collettività”.