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Giulianova, asl Rsa di Bivio Bellocchio, i chiarimenti della Asl

Alcuni spunti di riflessione sulla chiusura temporanea della Rsa di Bivio Bellocchio a Giulianova.

La Asl di Teramo con l’ultima delibera ha deciso di chiudere temporaneamente, da domani, la Rsa sia per motivi di bilancio che perché non ci sono più ricoverati.

La struttura, inaugurata il 20 aprile 2020, è stata destinata alle dimissioni protette (dall’ospedale) dei pazienti Covid 19 positivi e ancora sintomatici e aperta a pazienti che necessitavano di isolamento e sorveglianza sanitaria come i turisti ospiti di strutture ricettive o pazienti di case di riposo.

Una struttura che si dimostrata strategica nelle fasi critiche della pandemia, dando risposte sia dal punto di vista sanitario che sociale ad un totale di 945 pazienti e alle loro famiglie.

Da agosto dell’anno scorso ha inoltre iniziato la somministrazione di terapie precoci anti Sars Cov2 destinate ai pazienti fragili con sintomi lievi-moderati nelle prime fasi di malattia. In totale fra monoclonali e antivirali orali sono stati somministrati circa 800 trattamenti.

“L’apertura di questa struttura, oltre che una valenza sanitaria e sociale ha certamente avuto una valenza occupazionale”, esordisce il direttore generale Maurizio Di Giosia, “costituendo un’opportunità di lavoro per tanti.

Personale che ringrazio per l’impegno prestato in questo periodo, pur sapendo che questa struttura prima o poi sarebbe stata chiusa e che quindi l’attività non era a tempo indeterminato.

Per noi amministratori non è certo piacevole sancire la fine di un rapporto di lavoro, è un atto che definirei molto gravoso, nonostante il lavoratore goda del sostegno degli ammortizzatori sociali.

Così come dispiace che cessi il lavoro dei dipendenti delle società interinali che hanno prestato la loro opera negli ospedali, prodigandosi durante la pandemia, e che non sono rientrati nelle stabilizzazioni _ riservate per legge ai lavoratori a tempo determinato per 18 mesi _ e nei concorsi, per cui non abbiamo letto prese di posizione dei sindacati, così come accaduto per quelli delle cooperative”.

Il direttore generale annuncia che per i prossimi mesi la struttura “sarà tenuta in stand-by perché non sappiamo se la pandemia avrà una recrudescenza e quindi non si può impiegare in altri tipi di attività.

La direzione strategica, intanto, sta lavorando per analizzare i bisogni assistenziali e vedere a quali tipologie di pazienti può essere destinata la Rsa di Bellocchio, sempre nel rispetto dei tetti di bilancio, in considerazione del fatto che questa struttura incide per 3 milioni di euro all’anno.

Ribadiamo con forza che si lavora per aprire e non per chiudere: il nostro obiettivo è dare assistenza ai cittadini nel nostro territorio.

Non abbiamo avuto paura di aprirla durante la pandemia e ora ci prodigheremo, insieme alla Regione, per trovare una soluzione e utilizzare questa struttura al meglio per le esigenze della provincia di Teramo e di tutto l’Abruzzo.

Da ultimo voglio ribadire che dell’apertura della Rsa di Bivio Bellocchio si parla dal 2014, ma nessuno si è preoccupato di finanziarne la gestione: tutto quello che si sta facendo e si è fatto lo si deve all’attività di questa direzione strategica e all’attuale governo regionale che tra l’altro ha riequilibrato il finanziamento regionale rispetto alle altre Asl, assegnando maggiori risorse, dopo anni di vane richieste”.

( Radio Azzurra Giulianova  – Salvatore Riccardo )