Giulianova. Si è svolto tutto secondo programma. Le celebrazioni del 2 Novembre, organizzate dalle associazioni combattentistiche, d’ Arma e di volontariato, hanno avuto luogo senza imprevisti, questa mattina, nel cimitero monumentale di Giulianova.
L’amministrazione comunale, che come ogni anno ha sostenuto l’ iniziativa, ha partecipato alle cerimonie, iniziate alle 10 con il tradizionale corteo lungo il viale delle Rimembranze. Erano presenti il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il primo cittadino di Campli Federico Agostinelli, il Presidente del Consiglio comunale di Giulianova Paolo Vasanella.
Oltre ai rappresentanti delle associazioni promotrici, hanno presenziato alle cerimonie il Maggiore Roberto Iustini, Comandante della Polizia municipale, il Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova, il Tenente di Vascello Daniela Sutera, che guida la Guardia Costiera, ed il Comandante della Guardia di Finanza di Giulianova, il Capitano Teo Sordillo. Schierato anche un drappello del IX Reggimento Alpini dell’ Aquila, comandato dal Tenente Colonnello Giuseppe Cardilli.
Toccante l’inaugurazione di tre targhe commemorative: una dedicata alla tedesca Margarete Wagner, una ai quattro carabinieri giuliesi caduti in guerra Antonio Nazziconi, Giovanni Calvarese, Ernesto Zenobi e Antonio Scimitarra, una a Vincenzo Alleva e Flaviano Poltrone, uccisi barbaramente dai Tedeschi. Centrale, nella mattinata, è stato il momento dello scoprimento della lapide marmorea al Milite ignoto, nel centenario della traslazione della salma da Aquileia a Roma.
Come ha verificato l’appassionato di storia patria e organizzatore delle iniziative celebrative di questi giorni, Walter De Berardinis, e come ha detto il Sindaco Jwan Costantini nel suo discorso, “anche Giulianova diede il suo contributo di sangue durante i quattro anni di guerra, dato che furono 150 i caduti tra i nati e residenti all’epoca dei fatti. I nostri simboli: gli alberi sul Viale dello Splendore, il monumento ai caduti giuliesi sulla facciata del Duomo di San Flaviano, il monumento di Piazza Dalmazia e il Viale delle Rimembranze, lungo cui ogni anno, è stata posizionata la corona ma in punti imprecisati. Da oggi, esiste un luogo degno per ricordare i nostri caduti della Prima guerra Mondiale, accanto a quelli della Seconda.” Alle 11, don Enzo Manes ha officiato la Messa, concelebrata con il nuovo priore del convento dei cappuccini, padre Giovanni Ferri.