“Questa notte abbiamo affisso diversi striscioni con su scritto frasi in ricordo delle vittime e degli esuli in diversi punti nella Provincia di Teramo e questa mattina abbiamo volantinato fuori dalle scuole superiori per commemorare la tragedia delle Foibe, durante la quale migliaia di Italiani, con la sola colpa di essere tali, furono trucidati o gettati ancora vivi in delle cave carsiche rinominate Foibe, e più di 350.000 italiani furono costretti a lasciare la propria terra e tutto ciò che gli apparteneva per fuggire dalla furia comunista del maresciallo Tito e delle sue truppe con l’approvazione ed il silenzio dei partigiani italiani”, dichiara Gianluca Ragnoli, Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale.
“Per settant’anni – continua – il silenzio della storiografia e della classe politica ha avvolto la vicenda degli Italiani uccisi nelle foibe istriane gli fa’ eco Francesco Di Giuseppe Vice Presidente Nazionale del movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni. Ma non era solo il PCI a lasciar cadere l’argomento nel disinteresse. A distanza di anni ,nonostante siano stati fatti dei passi in avanti, come le parole di ieri del Presidente della Repubblica Mattarella, continua ad esserci troppo silenzio riguardo quello che fu uno sterminio razziale di massa contro gli italiani , molti rinnegano ancora quegli avvenimenti, altri fanno finta di nulla. Noi da anni cerchiamo di non far calare il silenzio e di sensibilizzare le persone su questa immane tragedia nonostante l’ostruzionismo di molti; proprio per questo nelle scorse settimane abbiamo scritto una mozione presentata in diversi comuni da Nord a Sud da tutti gli amministratori di Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia per dedicare una via, una piazza o un parco ai martiri delle foibe affinché il ricordo possa essere tramandato e la tragedia restare viva ed essere monito per le future generazioni”.