Le fiamme gialle della Compagnia di Giulianova hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Teramo su richiesta della Procura Europea (E.P.P.O. – European Public Prosecutor’s Office), nei confronti di una società tortoretana per aver percepito la somma di circa 73.000 euro quale profitto del presunto reato di malversazione di erogazioni pubbliche.
All’esito delle complesse attività di indagine – dirette dagli uffici EPPO di Roma e condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Giulianova, sul conto della società, ora in liquidazione – è stato accertato per la finanza che il rappresentante legale e l’amministratore di fatto che si occupava dell’organizzazione di grandi eventi, avrebbero distratto oltre 72.900 euro ottenuti grazie all’aggiudicazione di fondi rientranti nel F.E.S.R. (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), ed in particolare nel programma POR-FESR Abruzzo 2014/2020.
Dall’analisi delle movimentazioni finanziarie della società tortoretana, le fiamme gialle hanno riscontrato che i fondi, ottenuti a seguito della presentazione di un progetto finalizzato all’ampliamento dell’attività di produzione, sarebbero stati invece utilizzati per la sola prosecuzione aziendale che, tra l’altro, prevedeva anche il pagamento di prestazioni ricevute da società riconducibili alla stessa famiglia degli amministratori.
Le indagini hanno permesso di arginare il flusso dei contributi europei, nazionali e regionali verso la società. Infatti, l’assegnazione dei fondi prevista ammontava complessivamente a € 198.826,33 ma già a seguito dell’impiego del primo acconto sono state intercettate e segnalate le irregolarità.
Alla luce degli elementi acquisiti nel corso del procedimento penale, sono stati deferiti alla Procura Europea il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della società per il reato di malversazione di erogazioni pubbliche.
Le fiamme gialle della Compagnia di Giulianova, su delega del Procuratore Europeo delegato, hanno sottoposto a sequestro il profitto del reato congelando la somma equivalente presente sui conti correnti in uso alla società, così come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari.