Notaresco. L’ordinanza di bonificare l’impianto dell’ex Cirsu di Grasciano sembra non essere stata ancora applicata.
Solo una parte dei rifiuti, infatti, sono stati rimossi presenti nel polo. Dopo gli incendi e le segnalazione di aria maleodorante nei paesi limitrofi, la Regione Abruzzo ne aveva ordinato alla Deco di Rodolfo Di Zio la rimozione (smaltimento e recupero a proprio spese) con un provvedimento dello scorso 28 febbraio di dei rifiuti ex Sogesa presenti nel Polo, per un quantitativo totale di 2.200 mc di rifiuti ed al Consorzio CSA Scarl, di svolgere le stesse operazioni per un quantitativo di 11.000 mc di altri rifiuti accumulati dall’attività svolta dal CSA prima della chiusura del Polo.
La Deco ha precisato di aver ottemperato alla richiesta della Regione, lanciando un’accusa però al CSA, che ha gestito il polo dopo il fallimento della Sogesa.
“Come mai è possibile che, invece, la società CSA non solo non abbia provveduto alla rimozione dei rifiuti di propria spettanza ma, ancor di più, di come ciò avvenga nell’ indifferenza generale”, conclude la segnalazione dell’azienda legata all’imprenditore dei rifiuti, Rodolfo Di Zio.