La sospensione forzata, che ha riguardato il 93% dei cantieri edili nel periodo 17 marzo-4 maggio, ha di fatto bloccato le crescita, seppur lenta, del settore delle costruzioni della provincia di Teramo.
A giugno, la proiezione dei dati su base annua, vedeva il crollo delle ore lavorate e della massa salari del 19%, ed una leggera diminuzione per lavoratori ed imprese salvaguardate dall’utilizzo della cassa integrazione Covid.
Il settore ha reagito prontamente, facendo leva sul suo dinamismo e sulla capacità di autorigenerarsi; infatti:
– le imprese edili hanno avuto una leggera diminuzione, strutturalmente dovuta alla loro dimensione, dato che l’85% delle imprese ha meno di 5 dipendenti
– la massa salari e le ore lavorative sono diminuite del 9%, recuperando quindi oltre il 10% di perdita prevista
– i lavoratori sono cresciuti di quasi 200 unità in quanto c’era la necessità di recuperare il tempo perduto.
Le dinamiche. In primis i lavoratori edili che hanno coraggiosamente sopportato, per via della cassa integrazione e della mancata anticipazione della stessa da parte delle aziende, la mancanza di liquidità causata dal dimezzamento del salario e dal pagamento ritardato dell’INPS.
Le Casse Edili che, tramite accordi fra sindacati dei lavoratori e associazioni delle imprese edili, hanno sostenuto il settore iniettando forti liquidità nelle tasche di imprese e lavoratori, sospendendo e rateizzando i contributi delle imprese e anticipando ai lavoratori ad aprile e a maggio i pagamenti di giugno.
Le imprese edili che hanno sopportato i costi fissi del periodo di sospensione e tutti i costi aggiuntivi della riorganizzazione della sicurezza in cantiere riferita all’emergenza pandemica.
“Buone sono le prospettive per il 2021, a patto che la burocrazia pubblica, lenta e macchinosa, che finora ha ingessato l’avvio dei lavori pubblici”, commenta Giancarlo De Sanctis, della Filca Cisl, “dia una nuova sferzata al settore sui tre filoni principali: ricostruzione post sisma, superbonus 110% e decreto semplificazioni sui lavori urgenti e di importanza strategica.
Abbiamo risorse per opere pubbliche post sisma 2016/2017 per 260 milioni: finora sono stati aperti solo 4 piccoli cantieri di edilizia religiosa mentre nulla si vede sulle altre opere pubbliche e soprattutto sulle scuole.
A questi si aggiungono altri fondi regionali e statali fra cui 15 milioni per la manutenzione delle strade, 33 milioni per le scuole, 30 milioni dal masterplan, 16 milioni per le periferie e 5 milioni per il dissesto idrogeologico, per un totale di oltre 150 milioni di € di risorse pubbliche delle quali ancora non si vede un cantiere aperto.
Grande aspettativa, anche in provincia di Teramo, si ha sull’impatto del “superbonus 110%” e del decreto semplificazioni relativamente alla sburocratizzazione delle gare per gli appalti pubblici.
Una enorme mole di risorse che potrebbero finalmente diventare cantieri e rilanciare un settore da sempre trainante per la nostra economia.
L’obiettivo è quello di garantire una edilizia legale e sicura e di trasformare tutte le risorse che lo Stato metterà a disposizione, in economia reale per il territorio; non governare questi processi equivarrebbe a far finire tali risorse nel sommerso, ad alimentare fenomeni di illegalità e corruzione e ad incrementare la necessità di impostare azioni repressive che bloccheranno a metà i cantieri”.
Cassa Edile | Cassa Edile | Edilcassa Teramo | Edilcassa Teramo | 2020/2019 Variazione | 2020/2019 Variazione | 2020/2019 Variazione | 2020/2019 Variazione | |
Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2019 | Anno 2020 | Cassa Edile | Edilcassa Teramo | Cassa Edile | Edilcassa Teramo | |
LAVORATORI n. | 3024 | 3171 | 1769 | 1815 | 147 | 46 | 4,86 % | 2,60 % |
IMPRESE n. | 628 | 594 | 323 | 328 | -34 | 5 | -5,41 % | 1,55 % |
MASSA SALARI €. | 28.228.714 | 25.411.823 | 16.624.791 | 15.120.075 | -2.816.891 | -1.504.716 | -9,98 % | -9,05 % |
ORE LAVORATE n. | 2.644.414 | 2.355.187 | 1.953.276 | 2.055.193 | -289.227 | 101.917 | -10,94 % | 5,22 % |