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Due anni di attesa per l’eco-doppler. A pagamento (sempre in ospedale) l’esame dopo una settimana. Il caso

Due anni di attesa per sottoporsi ad un esame medico attraverso il servizio sanitario. Quello stesso esame, sempre con il servizio sanitario, ma a pagamento, può essere fatto al massimo in due settimane.

 

A segnalare la vicenda è il circolo di Rifondazione Comunista “Pasquale Di Massimantonio” di Giulianova.

La vicenda riguarda un cittadino giuliese che nel novembre di un anno fa che si reca al Cup per prenotare una Eco doppler dei tronchi sovra-aortici. Un esame non urgentissimo, ovviamente, che è importante per la prevenzione dai rischi quali l’ictus  e altre forme abbastanza gravi ed invalidanti.

Il paziente, davvero paziente in questo caso, al Cup di Giulianova ha ottenuto una prenotazione per il per il 15 ottobre del 2020,  da effettuarsi all’ospedale di Sant’Omero, dopo ben 11 mesi di attesa.

”A pochi giorni dalla data stabilita”, si legge in una nota, “ e cioè lo scorso 10 ottobre, il paziente, contattato telefonicamente, è stato avvisato che l’esame non poteva più effettuato in data il 15 ottobre ma doveva essere prorogato, (senza alcuna spiegazione) al 21 aprile 2021, sempre a Sant’Omero. Oppure giusto per anticipare di qualche giorno, lo stesso esame si sarebbe potuto fare verso alla fine di marzo 2021 all’ospedale di Teramo.

A questo punto il nostro cittadino, considerato il ritardo rispetto all’esame richiesto e un po’ angosciato, ha chiesto quali fossero i tempi di attesa nel caso avesse voluto farlo a pagamento. Magicamente, gli è stato risposto 1 settimana o al massimo entro 15 giorni.

Riteniamo molto grave che avvengono nella sanità pubblica fatti del genere, molto probabilmente ciò accade perché il numero e l’orario dei medici è molto limitato e il cittadino se vuole fare l’esame deve pagarselo da solo anche se è un suo diritto.

Quindi, chi ha la possibilità economica si cura e chi, soprattutto in questo momento di crisi, non può pagare, può anche morire, o magari rimanere gravemente invalidato da una patologia che non è stata preventivamente accertata, generando oltre alla sofferenza del paziente che ha aspettato inutilmente 1 anno per una prestazione, ulteriori costi e disagio. Per il sistema sanitario stesso.

Vorremmo avere dei chiarimenti da parte del Direttore Sanitario, dell’Assessore regionale alla Sanità dallo stesso Governatore, perché il diritto alla salute è garantito dalla Costituzione per tutti i cittadini e non solo per chi economicamente se lo può permettere”.