Così la Provincia di Teramo, che ha ospitato l’incontro convocato da Lolli, aggiungendo che “è tramontata ogni ipotesi di versamento dei sedimenti a mare. Ci sono soluzioni alternative che non mettono in discussione gli interventi sull’area portuale”.
Presenti al tavolo di lavoro, i rappresentanti dell’Area marina protetta della Torre di Cerrano con il presidente Leone Cantarini e di tutti i Comuni fra Pineto e Città Sant’Angelo oltre ai soci del consorzio dell’area marina, l’Istituto Zooprofilattico e la Provincia. Fra gli intervenuti il consigliere regionale, Luciano Monticelli, la presidente dell’IZS, Manola Di Pasquale e il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino.
“Tutti i presenti – dice la Provincia – hanno concordato sull’opportunità di accantonare ogni ipotesi di versamento a mare dei sedimenti provenienti dal dragaggio del porto di Ortona considerato che esistono ipotesi alternative percorribili che sono già al vaglio dei tecnici. Il vicepresidente Lolli accompagnato dal dirigente regionale, Franco Gerardini, ha, quindi, illustrato la determina regionale numero 40 del 21 febbraio con la quale si è già adottata la sospensione dell’autorizzazione per la parte dell’immersione in mare dei sedimenti. Nel corso della riunione è stato ribadito il valore strategico del porto di Ortona e la necessità di procedere con i lavori di dragaggio così come è stato più volte confermato che i sedimenti non hanno alcuna contaminazione ambientale e che la decisione assunta scaturisce da ragioni di carattere precauzionale ovvero di massima tutela ambientale del sito di interesse comunitario costituito dalla riserva marina”.