“Ci teniamo a far arrivare la nostra vicinanza alle persone coinvolte che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro a seguito della decisione della multinazionale EPAS Baker di non assegnare più al sito di Castellalto la nuova commessa inizialmente suddivisa al 50% in Italia e al 50% in Romania, ma ora destinata interamente nel paese dell’est Europa”, dice la Consulta in una nota.
“Questa decisione potrebbe portare alla perdita di 120 posti di lavoro, di cui 80 operai e 40 impiegati, a partire dal mese di giugno 2023. Siamo consapevoli che l’azienda ha già avviato un dialogo con le rappresentanze sindacali per trovare soluzioni per mitigare l’impatto sociale della decisione”.
“Tuttavia, come Consulta Giovani Castellalto, riteniamo che la vicenda Purem di Villa Zaccheo non possa essere affrontata solamente in termini di problemi sociali e occupazionali. È importante considerare anche la sfida del cambio industriale in corso, con la transizione dall’utilizzo di macchine endotermiche a quelle elettriche. Questa transizione è inevitabile e coinvolge l’intero settore automotive, ma anche altre industrie affini dell’indotto, per un totale di oltre 3500 persone. Pertanto, riteniamo che sia necessario un piano industriale a lungo termine, che prenda in considerazione queste sfide e le opportunità di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e innovazione”.
La Consulta Giovani Castellalto è pronta a collaborare con le istituzioni e le aziende locali per “contribuire a costruire un futuro industriale sostenibile e redditizio per Castellalto e il suo territorio. Riteniamo che sia fondamentale che tutti i soggetti coinvolti lavorino insieme per individuare soluzioni adeguate per la transizione al nuovo modello industriale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità ambientale”.