Teramo. Inadempienze nell’applicazione delle misure di contrasto e contenimento del Covid19. A segnalare la cosa sono segreterie provinciali del settore trasporto (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal) che hanno trasmesso una nota alla TUA, alla Regione e alle autorità territoriali (Prefetto e questore, Asl e Inail).
Il nodo del contendere verte sulla corretta applicazione, da parte dell’azienda del trasporto unico abruzzese, dell’ordinanza del presidente della giunta regionale, con relativo protocollo siglato dalle associazioni di categoria, sulle misure da adottare.
“Alle organizzazioni sindacali”, si legge nella nota, ” risulta che lo scorso 6 maggio la società ha portato a conoscenza del personale, attraverso un ordine di servizio, il protocollo Sars Cov-2, ” nel quale sono indicati i provvedimenti adottati dall’azienda e le condotte che ciascun lavoratore o visitatore avrà l’obbligo di assumere.
Il protocollo, adottato unilateralmente dall’azienda ed ignorando le istanze e i suggerimenti indicati dalle organizzazioni Sindacali, prevede ad esempio che il personale viaggiante addetto alla guida dei mezzi debba provvedere autonomamente ad ogni inizio turno e cambio di autobus, alla sanificazione del proprio posto di guida mediante i prodotti messi a disposizione dall’azienda.
Desta peraltro scalpore ed indignazione il recentissimo inizio della distribuzione al personale di guida di un apposito kit anti covid-19 che include un detergente spray da nebulizzare sulle superficie da igienizzare per poi lasciarlo agire per almeno 15 minuti prima di asciugarlo con carta o panno monouso.
E’ del tutto evidente che non essendo stati previsti i necessari tempi accessori utili a tale scopo, la sicurezza dei lavoratori non viene garantita con conseguente grave e serio pericolo per la salute degli stessi. L’applicazione del protocollo così scritto, oltre a non garantire la sicurezza dei lavoratori, è in grado di determinare riflessi negativi sulla regolarità dell’esercizio, dilatando e scompaginando gli orari e determinando con certezza disservizi e soppressioni di corse nell’arco della giornata.
“L’ordinanza del presidente Marsilio, ” prosegue la nota, “prevede la distribuzione di prodotti disinfettanti del posto guida ai conducenti da utilizzarsi in caso di necessità, ma non prevede che il personale di guida cui è demandato anche il compito di accertare che vi sia il cosiddetto “distanziamento sociale” sull’autobus, debba sostituirsi al personale specializzato per l’igienizzazione periodica dei mezzi anche nel caso quest’ultimi rientrino in deposito.
La normale igienizzazione e sanificazione dei mezzi di trasporto degli uffici, delle officine e degli spazi comuni, già nota dolente della società in tempi normali, è messa in seria discussione dal ridotto orario degli operatori delle ditte appaltatici, che hanno collocato anch’esse i lavoratori in cassa integrazione. Tale operazione è da noi ritenuta quantomeno inopportuna in un momento in cui la pulizia e la sanificazione sarebbero da incrementare. Peraltro manca un piano per la pulizia e sanificazione degli autobus delle residenze periferiche che non rientrano in sede o che attualmente sono fermi nelle varie sedi Provinciali in seguito alla riduzione dei servizi. E’ clamorosa ed indicativa, per esempio, l’impossibilità di lavare esternamente gli autobus per la rottura ormai da tre mesi dell’impianto di lavaggio dell’Udp di Teramo. Ad oggi non ci è dato sapere quanti, quali, e in che data sono stati sanificati gli autobus in servizio e quelli fermi in attesa della ripresa lavorativa e con quale frequenza la sanificazione viene effettuata, chi controlla, redige e conserva il registro delle sopracitate sanificazioni.
Per quanto riguarda il distanziamento fisico tra gli utenti del servizio pubblico, l’Azienda molto a rilento sta provvedendo all’apposizione dei marker sui sedili da lasciare liberi, ancora non predispone avvisi per l’utenza da apporre sugli autobus recanti il numero di passeggeri trasportabili come indicazioni ministeriali. Emblematico per la sua difficile applicabilità, l’Ordine di servizio n.243/2020, che pone l’operatore d’esercizio nell’ingrato compito di scegliere chi far accedere al servizio e chi no, come unico responsabile lungo la linea, ponendolo di fatto al rischio concreto di discussioni con l’utenza.
Segnaliamo inoltre l’approssimazione nella consegna delle mascherine, guanti e gel disinfettanti agli operatori d’esercizio, non avendo l’Azienda comunicato ufficialmente gli addetti preposti al registro e distribuzione dei suddetti prodotti .
Infine non possiamo non segnalare la completa assenza di indicazioni anche tramite cartelli, di istruzioni e comportamenti da tenere negli spazi comuni quali, portineria, sala agenti, uffici e officine. Non vi sono al momento percorsi segnalati per i fornitori in entrata , non vi sono ovviamente postazioni per il rilevamento della temperatura corporea e non sono stati individuati gli addetti al controllo delle entrate per la corretta applicazione del Protocollo prospettato”.