“Appare opportuno dare seguito in maniera univoca all’evidenziazione delle oggettive gravissime difficoltà dei comparti produttivi cittadini”, scrivono in una nota Giammarco Giovannelli e Daniele Erasmi,” costretti alla chiusura con azzeramento dell’introito e tuttavia gravati da costi e oneri fiscali oggi divenuti insostenibili.
E’ necessario individuare un punto di partenza realmente praticabile quale valida opportunità di confronto rispetto alla crisi in atto.
Il mondo privato e il mondo pubblico devono acquisire la medesima consapevolezza riguardo il mutamento radicale nel senso dello stravolgimento di ogni normale approccio alla gestione delle mediazioni sindacali.
Va affrontata una fase di contrattazione straordinaria che non può lasciare nessuno indifferente.
Ragionare insieme diviene prioritario per scongiurare il definitivo crollo del comparto produttivo, per individuare e fare comune richiesta di strumenti idonei, per ricollocare la programmazione fiscale nel triennio onde dare seguito ad iniziative produttive anche attraverso la riconversione utile di fondi di bilancio.
“Combattiamo una battaglia comune”, chiudono, “nessuno può sentirsi estraneo al senso di responsabilità che i tempi impongono”.