E arriva da Martinsicuro dove un’intera famiglia continua a vivere in isolamento dalla fine di ottobre.
E sono gli stessi, involontari protagonisti della vicenda, a raccontare tutti i vari passaggi.
“Abbiamo fatto segnalazione al nostro medico di base che ha inviato la richiesta in data 30 ottobre e siamo stati chiamati dalla Asl di Teramo ad effettuarli il 12 novembre”, si legge, “con un risultato positivo, un negativo e un dubbio. Abbiamo continuato il nostro percorso di isolamento. Siamo stati ricontattati per effettuare altre due volte i tamponi ed in entrambe i casi sono risultati dubbi. Abbiamo riscontrato molte discordanze su come è gestito il caso in quanto il nostro medico di base ci diceva che doveva essere la Asl a chiamarci mentre l’ operatore Asl solo il 14 dicembre ci informava che dopo 7 giorni dal tampone dubbio potevamo presentarci autonomamente presso contrada Casalena e ripetere i tamponi.
I medici di base cosa fanno? Ci tengo a precisare che noi chiamavamo il numero per l’emergenza covid tutti i giorni rappresentando più volte che il nostro isolamento ha superato di gran lunga i 21 giorni come da decreto ministeriale.
Questione codici fiscali. In tutto questo c’è stata un’ulteriore problematica riguardante i codici fiscali: ci siamo resi conto già dal secondo tampone effettuato che il codice fiscale sul referto era errato. Segnalato tempestivamente al medico di base ci ha invitato a risolvere autonomamente il problema chiamando sempre il numero per l’emergenza.
E così anche per le richieste dei tamponi e i vari solleciti. Ci troviamo oggi dopo aver effettuato il quarto tampone e aver raggiunto la soglia dei 50 giorni ad attendere ancora il certificato di fine sorveglianza”.