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Covid a scuola: i Sindaci abruzzesi chiedono un Protocollo per i tracciamenti

Teramo. “Su sollecitazione dei Sindaci di tutti i territori abruzzesi e a nome del Comitato Direttivo di Anci Abruzzo”, scrive in una nota il Presidente dell’Anci e Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, “abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di fare chiarezza sull’applicazione di misure anti-covid nelle scuole, in una fase particolarmente delicata come quella attuale”.

“Abbiamo più volte sollevato, nelle sedi istituzionali, il problema del tracciamento dei tamponi privati e la messa a sistema degli stessi al fine di garantire l’attivazione della procedure per arginare la diffusione del contagio soprattutto nel sistema scolastico e scongiurarne il collasso. Oggi la situazione, non definita in un Protocollo, genera confusione e può passare molto, troppo tempo tra la notizia di una positività tra gli alunni o nel personale scolastico e la sospensione delle attività didattiche”.

“Abbiamo in questo senso inviato una lettera al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per sollecitare un intervento normativo ed ordinativo della situazione. Nella nostra lettera chiediamo di avere come riferimento la Circolare della ASL di Teramo che da indicazioni chiare su come:

– accorciare e potenziare la filiera delle interlocuzioni tra ASL ed istituti scolastici;

– consentire ai Dirigenti scolastici di svolgere appieno le proprie funzioni, dichiarando autonomamente, quando se ne crei la necessità e l’urgenza e nell’ottica del principio di precauzione, l’immediata sospensione dell’attività didattica in presenza, con conseguente attivazione dei relativi protocolli, anche in caso di conoscenza di test positivo eseguito presso laboratorio privato”.

E ancora: “È necessario e doveroso come “istituzioni tutte” dare risposte rapide, certe e organiche all’intero sistema, non solo, principalmente, per la tutela della salute dei nostri cittadini ma anche per la gestione complessiva della situazione, ancora disorganica e frammentaria al fine di evitare di dover chiudere le scuole, su indicazione della ASL e del Dirigente scolastico per evitare il propagarsi del contagio. Il diritto alla salute soprattutto in questa fase emergenziale tanto più di quella dei nostri ragazzi non può e non deve conoscere burocrazia, perché il rischio troppo alto, e che certamente non rientra nelle intenzioni di nessuno di noi, è quello di veder collassare l’intero sistema scolastico, con ripercussioni drammatiche sul tessuto sanitario, economico e sociale di tutta la Regione”.

“Ribadiamo inoltre la necessità che la Regione intervenga tempestivamente per garantire una corsia preferenziale per l’esecuzione dei tamponi nelle scuole anche attraverso un sistema di monitoraggio che preveda l’utilizzo di tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene anche alla luce delle procedure di gara che la Regione ha messo in campo per l’acquisto di queste forniture”, conclude il Presidente dell’Anci.