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Cronaca Teramo

Corropoli, violenta aggressione in piazza con pugni e calci: il giudice lo spedisce in carcere

Corropoli. Prima un pugno in faccia. Poi mentre il contendente è a terra, esamine, lo riempie di calci e cazzotti al volto.

 

L’episodio, che si è verificato in piazza Marconi, a Corropoli, lo scorso 13 febbraio, è costato l’arresto a Gionatan Grilli, 41 anni, con numerosi precedenti. Nei confronti dell’uomo, violento e noto a livello cittadino, è scattato un ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano. Pesanti le accuse a carico del 41 enne, che vanno dal tentato omicidio aggravato, resistenza a pubblico ufficiale ai danni di un dipendente comunale, violenza privata, interruzione di un pubblico servizio ed estorsione. Il provvedimento cautelare è stato eseguito, nelle ultime ore, dai carabinieri della stazione di Corropoli, che hanno poi condotto Grilli nel carcere di Castrogno.

 

L’aggressione. L’episodio che ha dato avvio all’apertura di un fascicolo a carico del 41enne si è verificato al centro di Corropoli, poco meno di un mese fa. In quella occasione Grilli aveva avuto un diverbio, per futili motivi, con un 56enne del posto il quale era stato aggredito con un montante destro. In pratica messo ko dal pugno e poi aggredito ulteriormente a terra, mentre era privo di coscienza. La situazione poteva avere sviluppi ben drammatici, visto che Grilli avrebbe aggredito con calci e pugni il malcapitato mentre era a terra e solo l’intervento di alcuni passanti (che nella circostanza avevano avvertito carabinieri e soccorsi), avrebbe messo fine alla brutale aggressione. I carabinieri hanno cercato di ricostruire l’accaduto, ascoltando dei testimoni e visionando le telecamere a circuito chiuso in dotazione al Comune di Corropoli.

 

Altri episodi. I comportamenti violenti e aggressivi dell’uomo sono stati ricostruiti dai militari, anche in ordine a situazioni che si erano verificate, sempre in centro, nei giorni precedenti l’aggressione. L’uomo aveva fatto irruzione in Comune, nell’area tecnica dell’Ente, mettendosi a cavalcioni sulla finestra al primo piano dell’edificio e minacciando di buttarsi di sotto.

Lo stesso, nel recente passato aveva inoltre, attraverso violenze ed atteggiamenti intimidatori, minacciato di sfasciare il locale e dare fuoco all’esercizio pubblico, preteso ed ottenuto la somministrazione di bevande per un importo di 300 euro.