L’elaborato tecnico necessario per la messa in sicurezza dell’antico convento di Mejulano, nella sostanza inagibile dopo le scosse di terremoto. La società incaricata dall’Ente, infatti, ha rimesso il progetto per un importo che sfiora i 2,9 milioni di euro. La progettualità, ora, è stata trasmetta all’Ufficio speciale per la ricostruzione e alla Soprintendenza per le autorizzazioni necessarie per aprire il cantiere.
Il finanziamento per il miglioramento sismico per l’antico monastero benedettino, che in passato aveva ospitato anche il liceo ad indirizzo aeronautico, era stato erogato dalla Protezione civile attraverso gli sms solidali per la ricostruzione post-sisma.
Il percorso, dunque, compie un ulteriore passo in avanti. In attesa di risolvere la “grana” con la Asl di Teramo.
Poco più di un anno fa, infatti, il tribunale civile di Teramo ha stabilito che il complesso della Badia è di proprietà dell’azienda sanitaria, che poi aveva inserito già nel 2011 tra i beni alienabili. Il Comune di Corropoli ha impugnato in appello la sentenza, che potrebbe arrivare a breve. Nel frattempo esiste anche un confronto con la Asl da parte per il Comune per ottenere la Badia in comodato, in attesa che poi le questioni giudiziarie vengano dipanate.