Lo certifica, con una nota ufficiale, la prefettura di Teramo che nei giorni scorsi ha concluso tutto il procedimento previsto per l’estinzione della Fondazione. L’avvio del procedimento di estinzione era scattato all’inizio di luglio e, concluso di recente dopo che i soci della Fondazione non hanno fatto pervenire alla prefettura le memorie scritte. Di recente solo il presidente del Cda della Fondazione (composto dal Comune di Corropoli, dalla Banca del Piceno e da Euroscuola), Giuseppe Caccioppoli, peraltro dimissionario, ha chiesto di essere ascoltato negli uffici della prefettura, senza peraltro apportare elementi nuovi rispetto a quelli che erano a conoscenza da parte della prefettura.
E dunque la Fondazione, trascorsi i 30 giorni dall’avvio del procedimento, è stata estinta e di riflesso ha cessato di produrre gli effetti per i quali era stata costituita nel 2010. Tutta la documentazione, come previsto dalle norme, è stata trasmessa al presidente del tribunale di Teramo. Le valutazioni della prefettura, nella sua attività ispettiva, hanno messo in evidenza la non congruità del patrimonio della Fondazione e la mancata approvazione dei bilanci 2019 e 2020.
Tradotto in soldoni, la situazione debitoria ha, nella sostanza, indirizzato la decisione di estinguere l’organismo. Che poi si lega al recente provvedimento da parte dell’Ufficio scolastico regionale che ha revocato la parità scolastica per il liceo “D’Annunzio”. Dunque anche sul piano formale si chiude l’esperienza dell’istituto superiore di Corropoli, alle prese negli ultimi anni con una situazione economica difficile e un progressivo calo degli iscritti che ne hanno generato la fine.