Nel pomeriggio si è tenuta una riunione convocata dall’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Pietro Quaresimale, con i curatori fallimentari, Pierluigi Antenucci e Maurizio Valentini, e con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. “La situazione per come è emersa dalla descrizione dei curatori fallimentari è complessa – ha detto l’assessore Quaresimale – anche se abbiamo ottenuto dagli stessi assicurazione che verranno attivate tutte le procedure per la Cassa integrazione straordinaria per un anno in favore dei lavoratori.
Questa soluzione apre due strade: la prima, la più importante, è che i lavoratori non verranno licenziati; la seconda è che abbiamo davanti un anno per trovare società o imprenditori interessati seriamente all’acquisizione del sito industriale e alla ripresa dell’attività produttiva. Allo stato, infatti, nonostante ci siano state alcune manifestazioni di interesse, tutti i tentativi di vendita sono andati falliti.
Mi sono impegnato con le parti – ha aggiunto l’assessore – a portare la vertenza sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico e a interessare i rappresentanti di Confindustria Teramo che in questa fase possono indicare imprenditori interessati a rilevare l’azienda. In questo frangente è però prioritario il destino degli 80 lavoratori e predisporre tutti gli strumenti di legge per gli ammortizzatori sociali”.