Stefano Carusi, 27 anni di Cologna Spiaggia, è uno dei 18 nuovi giovani palombari che hanno sostenuto la durissima preparazione per ottenere il brevetto e di cui hanno fatto parte gli allievi del corso Ordinario 2020.
A La Spezia, nella sede del Comando Subacquei e Incursori, Comsubin della Marina Militare, si è tenuta ieri la cerimonia di consegna dei brevetti, alla presenza dell’Ammiraglio di squadra, Giuseppe Cavo Dragone. Carusi, assieme al resto del gruppo, ha dovuto sostenere una preparazione di altissimo profilo per poter alla fine far parte dell’élite dei palombari italiani.
Doti necessarie un forte carattere e una straordinaria volontà per ottenere una preparazione professionale di base necessaria per essere impiegati in ogni operazione subacquea complessa ed intervenire su qualsiasi ordigno esplosivo rinvenuto in un contesto marittimo.
Si può diventare un Palombaro della Marina Militare attraverso la frequenza dell’Accademia Navale di Livorno e delle Scuole Sottufficiali, oppure partecipando ad un apposito concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (Vfp1).
Stefano Carusi, terminata la scuola media, si è iscritto all’Istituto Nautico di Ortona. Sin da subito aveva lasciato intendere di voler far parte del corpo d’élite della Marina Militare Italiana. La sua preparazione e la sua capacità di scendere a profondità importanti è stata considerata, dagli alti ufficiali, di altissimo profilo.