In programma nella penultima domenica di agosto, i festeggiamenti pagani sono stati di fatto cancellati. Niente tradizionale corsa dell’asino, niente palco per artisti, niente fuochi di artificio in mare. Restano i riti religiosi, quelli sì.
Eppure già lo scorso inverno il parroco di Cologna, don Biagio Di Benedetto, aveva lanciato un appello, ribadito anche dai membri del comitato uscente: un’esortazione ai residenti, ai colognesi di buona volontà di farsi avanti per ricostituire il comitato. Servono impegno e costanza per organizzare i festeggiamenti. Ma l’appello è caduto nel vuoto. E i pochi membri del comitato uscente non se la sono sentita di andare avanti ancora una volta da soli.
Pensare che negli anni passati i festeggiamenti in onore del Santo Patrono richiamavano migliaia di persone che affollavano Piazza Redipuglia per applaudire gli artisti che si sono susseguiti nel tempo, e la spiaggia colognese per assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Quest’anno nulla di tutto questo, come 4 anni fa.
Nessun evento, a parte il saggio della palestra Free Style di Cologna che ai primi di luglio ha riempito la piazza e la rievocazione storica della sciabicata. Un’estate da dimenticare per la popolosa frazione di Roseto, subissata dalle polemiche legate alla realizzazione della pista ciclabile in piena estate e con più di un problema.
Facile attaccare gli amministratori comunali. Ma è pur vero che i colognesi, almeno per quanto riguarda i festeggiamenti in onore di San Gabriele, che un tempo erano programmati il 27 febbraio in pieno in inverno, potrebbero fare qualcosa di più.