Si chiama “Riscatto” la prima Cooperativa di Comunità che vede la luce nel comune di Colledara, con l’obiettivo dichiarato di riscattare l’immagine del territorio e favorirne il rilancio turistico in chiave “green”.
La cooperativa è stata ideata all’interno del progetto “Wake Up Camp” vincitore dal bando nazionale “Forza Plus” e del bando “Centro Italia Reload”, che utilizza 235 mila euro raccolti tra le associate di Legacoop per sostenere la nascita di nuove cooperative, anche di comunità, nei 140 Comuni inseriti nel cratere sismico dell’Italia centrale.
Il progetto di recupero della riserva Fiume Fiumetto, proposto e redatto dal Comitato Arci Teramo, vedrà in primavera l’apertura del primo campeggio in Abruzzo a impatto zero, sospeso tra gli alberi grazie all’utilizzo di tende sopraelevate, le innovative “tende atomo” brevettate dall’azienda Eldar Lab di Campovalano.
“Raggiungiamo un nuovo importante traguardo – spiega il presidente di Arci Teramo, Giorgio Giannella – dotandoci di uno strumento nuovo come la cooperativa di comunità per garantire la gestione partecipata, trasparente e sostenibile del patrimonio collettivo di un territorio. Con il progetto Wake Up Camp si realizza un modello di sviluppo alternativo: le tende, da simbolo del disagio e delle condizioni di precarietà determinate dal terremoto, diventano il simbolo del riscatto dell’entroterra e di un nuovo modo di intendere il turismo, a stretto contatto con la natura”.
Il progetto è stato condiviso tra diversi attori del territorio: oltre ai soci fondatori quali il Comitato Arci Teramo, l’associazione locale “Ri-Scossa”, l’Istituto Abruzzese Aree Protette (IAAP), il presidente Osvaldo Mancini e i consiglieri Silvia Pace e Sebastiano Di Paolo, guide Aigae.
L’eco-campeggio sarà appunto gestito tramite la cooperativa di comunità “Riscatto”, con l’obiettivo di ricostruire e valorizzare le relazioni sociali e culturali intorno alla gestione sostenibile e alla valorizzazione della Riserva regionale.
“La forza innovativa di questo progetto – spiega il sindaco di Colledara, Manuele Tiberii –, che prevede la realizzazione di un campeggio sopraelevato in quota, in modo da ridurre al minimo gli impatti e la pressione antropica, è coinvolgere l’intera comunità dal basso per garantire la tutela e il rilancio di una delle prime riserve regionali, investendo su una proposta di turismo responsabile ed ecosostenibile sul nostro territorio”.