Sant’Egidio alla Vibrata. In uno spirito di collaborazione nella particolarità del momento, visto il ritardo amministrativo, il gruppo consiliare di Centrodestra avanza alcune proposte al primo cittadino, a beneficio dell’intera comunità.
Nello specifico l’opposizione consiliare invita il Sindaco a provvedere all’acquisto di mascherine, di inserire nelle prossime eventuali domande di accesso ai benefici un’autodichiarazione del proprio stato patrimoniale mobiliare e l’attivazione di un numero dedicato per il sostegno psicologico.
“Visti i provvedimenti adottati in altre regioni italiane, auspicando di entrare al più presto nella fase due dell’epidemia dove ci sarà l’obbligo delle mascherine- afferma il capogruppo Alessandro Forlini- invitiamo il sindaco a provvedere a fornire gratuitamente e prima possibile a ciascun cittadino mascherine di protezione individuale coinvolgendo, se possibile, le nostre aziende locali manifatturiere che hanno riconvertito la propria produzione per far fronte all’emergenza.
Pur ritenendo che le somme destinate ai comuni dal Governo non siano adeguate per far fronte all’emergenza, chiediamo di inserire nell’Istanza di richiesta benefici per le famiglie una dichiarazione sulla propria situazione mobiliare (liquidità cc. titoli di stato, investimenti gestiti) che non sia superiore a 60.000 euro.
Ricordiamo all’amministrazione ed in particolare al Sindaco di impegnare risorse proprie derivanti dall’economie di spesa a seguito della sospensione dei servizi per il diritto allo studio a titolo di esempio la mensa scolastica, trasporto scolastico, i contratti interinali e le manifestazioni annullate da destinare alle imprese e famiglie in difficoltà.
Infine potrebbe essere istituito un numero dedicato per il sostegno psicologico, con lo scopo di rispondere alle esigenze e alle problematiche dei cittadini derivanti dall’emergenza COVID19 in corso.
Riteniamo che dare sostegno a tutti quei cittadini che in questo momento vivono con apprensione l’evolversi della situazione emergenziale e si sentono più fragili, sia fondamentale anche per non trovarci poi a gestire altre emergenze”.