Formazione, innovazione tecnologica e condivisione di protocolli d’intervento in ambito di emergenze ambientali: sono i tre filoni che hanno caratterizzato il progetto europeo Firespill, rivolto alle regioni del bacino Adriatico, finalizzato a prevenire ed arginare al meglio il rischio sismico, gli incendi boschivi e l’inquinamento delle acque dell’Adriatico, coinvolgendo le comunità locali in modo attivo.
Il Consorzio Punto Europa (Cope), partner del progetto del valore complessivo di 16 milioni di Euro, ha presentato questa mattina nel convento di Santa Maria di Monte a Castilenti, alla presenza delle più importanti autorità militari e civili del territorio intervenute per l’occasione, i risultati di Firespill nell’ambito di una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Volontari della Protezione Civile Gran Sasso.
Il progetto è nato dalla cooperazione interregionale Interreg V Italia- Croazia, che ha coinvolto 13 regioni adriatiche e la sua attuazione da parte del Cope sul territorio ha avuto come destinatari le istituzioni, i volontari e la popolazione attraverso la formazione specialistica, l’informazione capillare e soprattutto il coinvolgimento delle scuole per creare una collaborazione proattiva ed interattiva.
Un cambio di prospettiva in tema di emergenze ambientali che vede i cittadini non più “potenziali vittime” degli eventi ma consapevoli, partecipi e responsabili.
Il Cope ha realizzato un Bot, attivato sul canale social “Telegram” (denominato FirespillBot), tramite il quale è consentito alla popolazione di effettuare apposita segnalazione fornendo i propri dati (nome e numero di cellulare), la posizione geolocalizzata, ed altre informazioni essenziali (foto, video, etc.) per individuare il luogo esatto dell’evento emergenziale.
Il progetto inoltre ha consentito di avviare un processo che tende a uniformare i protocolli di intervento tra Protezioni civili di diverse regioni e nazioni così da operare in maniera coordinata e condivisa, migliorando la comunicazione tra corpi e condividendo le migliori pratiche a livello internazionale.
“Grazie al progetto Firespill – ha spiegato il presidente del COPE Filippo Lucci – tutti i Volontari della Protezione Civile che hanno conseguito l’abilitazione ad intervenire negli incendi durante i corsi di formazione attivati dal Consorzio Punto Europa, avranno in dotazione i dispositivi di protezione individuale di ultima generazione. Questa attività consentirà a molti Volontari specializzati di poter intervenire in maggior numero e in sicurezza già nella stagione estiva 2023 per contrastare il dilagante fenomeno degli incedi boschivi”.
“Non sono voluto mancare ad un evento così importante – dichiara il direttore regionale della Protezione Civile dell’Abruzzo Mauro Casinghini – che coniuga valorizzazione delle risorse di Protezione Civile, innovazione degli strumenti a tutela del territorio e coinvolgimento proattivo della cittadinanza, nell’ottica dell’efficientamento della capacità operativa dell’organizzazione dei volontari”.
L’assessore regionale alla formazione della Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale, ha sottolineato il valore strategico della formazione in una Regione particolarmente fragile sotto il profilo ambientale.
“Grazie al Consorzio Punto Europa – ha dichiarato il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia – per la qualità della progettazione europea a favore del nostro territorio e ai volontari di protezione civile per l’instancabile lavoro durante la trascorsa pandemia”.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza della volontaria di Protezione civile Antonella Calabrese, intervenuta a supporto della popolazione, in occasione della recente alluvione in Emilia Romagna, che ha raccontato un’esperienza di straordinaria accoglienza ed empatia, da parte di chi aveva perso tutto, e della vicinanza dimostrata ai corpi provinciali teramani intervenuti sul territorio.
Il convegno “Anche tu sei la Protezione Civile” di Castilenti è stato anche l’occasione per consegnare 37 riconoscimenti di merito ai volontari di Protezione civile delle Associazioni del territorio intervenuti nelle ultime settimane in Emilia Romagna in seguito alla recente alluvione e annunciare la consegna, nelle prossime settimane di 45 dispositivi di protezione individuale ai Volontari che sono risultati abilitati a seguito dei corsi di formazione specialistica in antincendio boschivo organizzati dal Consorzio in seno al progetto Firespill.