Prosegue l’attività di prevenzione disposta dal Questore della Provincia di Teramo, Lucio Pennella.
I beni, tutti ubicati nel comune di Martinsicuro, sono riconducibili ad una donna di 31 anni, con precedenti per reati in materia di droga e contro il patrimonio, in particolare furti in abitazione in pregiudizio di soggetti vulnerabili, già destinataria del provvedimento del divieto di ritorno nei Comuni di Montesilvano, Tolentino e San Benedetto del Tronto.
La donna, appartenente ad una delle famiglie rom di origine italiana, stanziatasi ormai da tempo in forma stabile sulla costa teramana, avrebbe ha commesso prevalentemente furti in abitazione, riportando ben due condanne; tali condotte hanno avuto inizio a partire dal 2007 quando, ancora minorenne, è risultata coinvolta nella ricettazione di oggetti in oro.
Nonostante le misure detentive e di prevenzione di cui è stata destinataria, avrebbe però continuato a rubare.
L’attività della Divisione Anticrimine ha avuto origine lo scorso febbraio, in seguito all’arresto della donna, in flagranza di reato, per il furto nell’abitazione di un’anziana invalida. Il fatto si era verificato in provincia di Pesaro in concorso con una complice, con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, già colpita lo scorso novembre dal sequestro di prevenzione – eseguito dalla Questura di Teramo – di una vettura e di 2 immobili ubicati sempre a Martinsicuro. Nel corso dell’arresto delle 2 donne, altri complici si erano dileguati a bordo di un’autovettura, poi abbandonata poco distante; per garantirsi la fuga, il conducente del veicolo, ha rischiato di investire i pedoni che si trovavano in strada e di provocare incidenti.
In sede di approfondimenti di natura patrimoniale è emerso, tra le altre cose, che la destinataria del provvedimento eseguito stamattina è risultata per le indagini della polizia coinvolta nel furto in abitazione in pregiudizio di una anziana avvenuto nel 2018 a Monsanpolo del Tronto. Nell’occasione erano stati sottratti preziosi, buoni fruttiferi e denaro contante per un valore complessivo pari a 15.000 euro. A distanza di pochi mesi, la donna, che non ha mai prodotto redditi che per la loro consistenza e “serietà” potessero rappresentare la causa giustificativa degli investimenti effettuati, era riuscita ad acquistare gli immobili oggetto di sequestro, che rappresenterebbero il “frutto”, ossia il reimpiego della sua presunta attività illecita.
La destinataria del provvedimento di prevenzione è stata indagata frequentemente per furti commessi con il medesimo modus operandi, ossia fingendo di conoscere la persona offesa e intrattenendo con la stessa un dialogo al fine di consentire ai complici di entrare di soppiatto in casa delle vittime per appropriarsi di denaro ed oggetti preziosi.
Con l’occasione e tenuto conto delle imminenti festività natalizie, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione già avviata a livello nazionale dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza dal titolo “Più sicuri insieme”, volta a prevenire furti e truffe in pregiudizio di anziani, il Questore di Teramo raccomanda di “diffidare da malintenzionati, i quali non esitano a spacciarsi per appartenenti alle forze dell’ordine, assicuratori, tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, ufficiali giudiziari, corrieri per consegne pacchi, pur di carpire la fiducia dei nostri anziani, introducendosi nelle loro case. Per qualsiasi dubbio o per segnalare comportamenti sospetti, si raccomanda di contattare i numeri di pubblica utilità”.