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Caro rifiuti e rischio di aumenti: rapporti tesi Unione-Poliservice

Nereto. Una sorta di aut-aut. Adeguare i costi di servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti indifferenziati per evitare uno stop del servizio nei 12 comuni della Val Vibrata.

 

Il rischio di dover sospendere il servizio, così come paventato dalla Poliservice, al momento, è stato scongiurato ma i rapporti tra la società a partecipazione pubblica (ma non solo) e i sindaci dell’Unione dei Comuni sono tesi.

In un riunione di urgenza, i sindaci dell’Unione (che ha la funzione delegata) hanno licenziato un atto di indirizzo per consentire al gestore di sottoscrivere l’accordo con la Deco per l’uso della discarica.

La delibera ha autorizzato per un costo di 152 euro a tonnellata per un mese e nel frattempo i sindaci hanno chiesto una sorta di giustificativo per gli altri oneri: 10 euro in più per il trasporto e 21 per le attività di trasferenza nel centro di Sant’Omero. I costi attuali, però, sono giudicati fuori mercato da parte dell’Unione e questo aspetto ha creato delle frizioni.

Il nodo del contendere riguarda l’aumento dei costi di smaltimento della frazione secca dei rifiuti (il cosiddetto indifferenziato) che nel prospetto composto dalla Poliservice che è di 183 euro a tonnellata. Un rincaro che rischia poi pesare sulle bollette della Tari in un frangente nel quale i vari comuni stanno approvando (o in diversi casi lo hanno già fatto), stanno approvando i bilanci e i costi dei servizi.

Il perché dei rincari.  La Poliservice ha comunicato all’Unione che con gli attuali costi ha accumulato perdite nei primi mesi del 2022 di 80mila euro e senza adeguamento il rosso potrebbe crescere fino al 300mila euro entro l’anno, con tutti i rischi del caso. Insomma, la società ha prefigurato scenari complicati: dalla necessità di prevedere economie (il non utilizzo del centro di trasferenza di Sant’Omero) addirittura a dover sospendere il servizio.

Cosa accade ora. L’atto di indirizzo è stato approvato e la possibile emergenza rifiuti è stata rintuzzata, ma alcune questioni restano e saranno d’attualità nelle prossime settimane. Ovviamente, la problematica si innesta sulle questioni legate all’adeguamento dello statuto, dopo il recente pronunciamento del tribunale delle imprese che ha rimesso in sella il precedente Cda. La governance andrà ridisegnata, ma c’è chi pensa ad una “nuova” Poliservice totalmente pubblica. Ma questo è un altro discorso.