Inoltre, per quanto riguarda l’ansia abituale, il beneficio è maggiore in quei partecipanti più predisposti ad avere reazioni costanti di minaccia e paura a stimoli esterni. Questi i risultati a cui è giunto uno studio pilota sugli effetti del ‘bagno’ nella foresta e che ha riguardato 58 soggetti che si sono sottoposti a un questionario e alla rilevazione di alcuni parametri (pressione arteriosa e frequenza cardiaca) e che facevano parte di escursioni organizzate dal Club alpino italiano-Abruzzo.
Lo studio è stato condotto da Patricia Giosuè, psichiatra dell’Uoc di Salute Mentale ‘Terre del Cerrano’ della Asl di Teramo, in collaborazione con Silvia D’Angelo, psicologa volontaria, e Osvaldo D’Andrea, responsabile medico Commissione Cai Abruzzo.