Atri. “Dopo una ordinanza sindacale “bluff” emessa poco più di un anno fa e mai fatta rispettare, dopo la sottoscrizione congiunta delle parti interessate di un verbale di accordo per lo spostamento della sosta degli autobus T.U.A., ancora nulla è cambiato”. Così in una nota stampa il consigliere comunale M5s di Atri, Cinzia Di Luzio.
“Il documento firmato dal Sindaco, dal Comandante della Polizia Locale e dal Responsabile Impianti TUA il 25 giugno scorso, prevedeva la sosta di massimo 5 autobus T.U.A. presso il fosso della Stufa, 4 nel piazzale Alessandrini, mentre “in Via Colle Maralto, all’esterno della rimessa TUA, sosteranno massimo due autobus”. Sembrerebbe che niente di tutto ciò sia stato messo in pratica: pare che gli autobus continuino a sostare esclusivamente in località Colle Maralto, non nell’area di proprietà della TUA adiacente alla rimessa, bensì sul suolo pubblico. reiterando quotidianamente la stessa violazione che il personale della polizia municipale aveva sanzionato lo scorso aprile 2019. Pare dunque che la soluzione concordata “in via sperimentale, nelle more di una soluzione definitiva, dal 16 settembre 2019 al 31 dicembre 2019” si sia tradotta in un mero esercizio di scrittura”.
“In barba all’Arta Abruzzo che ha “rilevato il superamento dei valori limiti differenziali di immissioni sonore[…..] determinato dall’elevato numero di autobus che, in sosta in Via Colle Maralto, partivano per i rispettivi percorsi “, in barba anche alla sanzione amministrativa elevata dal personale della Polizia Municipale a seguito di tale violazione, nonostante i nostri numerosi solleciti a cercare una soluzione definitiva, interrogazioni da noi presentate che da mesi attendono risposta, un Consiglio Comunale dedicato e fortemente voluto dalle forze di opposizione”, continua la dottoressa Di Luzio, “tutto pare ancora fermo. Il 31 dicembre è ormai alle porte, termina il periodo di “Sperimentazione” stabilito dal verbale di accordo, siamo curiosi di scoprire quale altro espediente il nostro Sindaco saprà trovare per dare nuovamente la parvenza di essere interessato “alla risoluzione delle problematiche emerse, per la tutela dall’inquinamento ambientale e acustico e per la sicurezza della circolazione veicolare”.