Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per mezzo della Raccomandazione (92)16, rifacendosi al termine anglosassone “community sanction”, fornisce tale definizione di misura/sanzione alternativa o di comunità: sanzioni e misure che mantengono il condannato nella comunità ed implicano una certa restrizione della sua libertà attraverso l’imposizione di condizioni e/o obblighi e che sono eseguite dagli organi previsti dalle norme in vigore.
Per i tre, tutti italiani e dimoranti in provincia di Teramo, tra i 30 ed i 49 anni, responsabili di vari reati contro il patrimonio (furti e danneggiamenti), il Magistrato di Sorveglianza aveva concesso il beneficio delle misure alternative alla detenzione per consentire loro di poter uscire dalla tossicodipendenza: collocati in una comunità terapeutica in territorio atriano, quotidianamente venivano sottoposti a controlli da parte del Commissariato di Polizia che ha accertato numerose infrazioni.
A fronte delle ripetute violazioni delle regole di comportamento, quindi, sono stati revocati i benefici e i tre sono stati condotti nella Casa Circondariale di Teramo. Sconteranno, rispettivamente, pene pari tra 3 e 5 anni.